sciopero-generale-CGIL

“La decisione del governo di porre la fiducia sul ddl sul mercato del lavoro conferma in modo esemplare lo stato di sospensione della democrazia nel nostro Paese. Lo affermiamo da mesi e siamo costretti a ribadirlo alla luce del perverso rapporto tra istituzioni e questione sociale. Le politiche del governo Monti mostrano un chiaro segno avverso al mondo del lavoro e condizionano fortemente - attraverso un sistema di ricatti eterodiretti dalla cultura neoliberista in capo al Consiglio d'Europa - l'attività di partiti e sindacati.

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120414iottiPartigiana. Nata a Reggio Emilia il 10 aprile 1920, deceduta a Roma il 3 dicembre 1999, insegnante, dirigente comunista, prima donna in Italia nominata Presidente della Camera dei deputati. Il padre - un sindacalista socialista che faceva il deviatore alle Ferrovie e che, durante la dittatura, era stato perseguitato dai fascisti - aveva voluto che la figlia Leonilde - per tutti Nilde - studiasse. La ragazza si era così laureata (in Lettere e Filosofia, all'Università Cattolica di Milano) e, per alcuni anni, aveva insegnato all'Istituto tecnico industriale di Reggio Emilia. Dopo l'8 settembre 1943, per Nilde Iotti l'impegno che l'avrebbe accompagnata tutta la vita: la giovane insegnante era, infatti, entrata nelle file della Resistenza operando nei "Gruppi di difesa della donna" che, anche nella provincia di Reggio, hanno dato un grande contributo alla lotta contro i nazifascisti. Dopo la Liberazione, la Iotti è segretaria dell'UDI a Reggio E., nel '46 viene eletta al Consiglio Comunale come indipendente nelle liste del PCI e, dopo aver maturato la propria iscrizione al partito, il 2 giugno dello stesso anno è eletta all'Assemblea costituente.

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nof35Giulio Marcon

Il decreto sulle liberalizzazioni - ieri pubblicato in Gazzetta Ufficiale - salva i poteri forti (banche, assicurazioni, petrolieri), colpisce i servizi pubblici locali - costringendo le amministrazioni locali a privatizzare - e solo marginalmente dà qualche sforbiciata alle rendite di posizione di corporazioni come quelle degli avvocati, dei farmacisti, dei tassisti. Che tutto questo - come ha detto Monti - faccia aumentare il Pil del 10% in 10 anni è abbastanza fantasioso.

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area-ex-falckLa segreteria nazionale di rifondazione comunista e' contraria all'approvazione del piano integrato di intervento sulle aree ex falk e scalo ferroviario a Sesto San Giovanni. Questa sera andrà in votazione in Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni il Piano integrato di intervento sulle aree ex Falk e scalo ferroviario. Senza entrare nel merito del piano medesimo, riteniamo sbagliata l'approvazione del piano fino a quando la Magistratura non avrà concluso le inchieste in corso. Riteniamo infatti che la questione morale sia come sosteneva Berlinguer il centro del problema italiano e che un piano di questa importanza possa essere adottato solo nella piena certezza che nessun interesse privato o comunque illecito possa aver condizionato la definizione dello stesso. Invitiamo per tanto il consigliere comunale di Rifondazione Comunista e tutti gli esponenti dell'attuale maggioranza a non votare il Piano.

Stefano Palermo

120217nobileQuesta mattina alcuni esponenti e militanti della Federazione della Sinistra di Roma hanno indetto un flash mob per contestare le richieste e le misure draconiane prese ai danni dei cittadini greci.
“Vogliamo esprimere la massima vicinanza e solidarietà al popolo greco. Le misure che il parlamento ha votato non sono solo inique, ma anche sbagliate e inefficaci.” Afferma Fabio Nobile, consigliere regionale Pdci-FdS. In Grecia, infatti, il 13 febbraio hanno avuto esito positivo in Parlamento le richieste poste dalla troika per evitare la bancarotta. Ricordiamo però che, parallelamente al taglio degli stipendi del 20% (che ora arrivano mediamente ai 400€ lordi mensili), degli impiegati statali, sanità e smantellamento del pubblico, sono aumentate dell’ 8% le spese militari, pari a 3 miliardi di €, per acquistare cacciabombardieri e sottomarini proprio da chi queste misure le ha volute: Francia e Germania.

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armamentidi Flavio Lotti
Il Ministro Giulio Terzi è un irresponsabile. Perché solo un irresponsabile può decidere di trascinare in questo momento l’Italia in una nuova guerra senza fine. Fermare la guerra in Mali è un dovere della comunità internazionale. Ma appoggiare militarmente l’intervento unilaterale dei francesi è semplicemente da irresponsabili.
Così non si ferma la guerra. La si alimenta creando un nuovo disastro come la Somalia, l’Afghanistan, l’Iraq e la Libia.
A nulla vale rifarsi alla risoluzione 2085 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Perché quella risoluzione prevede ben altri interventi.
Non c’entra la lotta al terrorismo, c’entra l’oro, il petrolio e soprattutto l’uranio. L’obiettivo non è solo il Mali ma anche il Niger.

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Alfio Nicotra

120225_f35Il Partito della Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra hanno partecipato oggi all’iniziativa “cento piazze contro gli F35 “ promossa dalla Rete Disarmo.
Gli F35 sono infatti incompatibili con il bilancio dello Stato ma anche con la nostra Costituzione. Sono strumenti di “lungo braccio” cioè atti a portare il nostro potenziale offensivo fuori dai confini nazionali. Sono strumenti di aggressione il cui programma non va solo ridotto di numero ma va cancellato per intero. Mentre si tagliano pensioni, scuola, sanità e trasporto pubblico, con un Paese in cui basta una nevicata o una pioggia abbondante per metterlo in ginocchio, spendere cifre da capogiro – si tratta del caccia più costoso della storia dell’aereonautica mondiale - per acquistare gli F35 rappresenta un insulto al buonsenso.

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121024nomontidi Francesco Piccioni
Franco Russo, un vita in politica dal '68 ad oggi, ex parlamentare con Rifondazione, membro del Forum diritti lavoro, è tra i promotori dell manifestazione nazionale di sabato 27, piena di «no» e di «sì».
«No» alle politiche della troika?
Il punto centrale della manifestazione è già nello slogan: No Monti Day. Nel nostro paese nessuna forza politica importante dice «no» alle politiche di questo governo. Che del resto è sostenuto dalla stragrande maggioranza del parlamento italiano. Cisl e Uil sono stesi a tappetino, e la Cgil - per non mettere in difficoltà Bersani - non indice scioperi generali. Ci sono critiche alle politiche di Monti, ma nessuna forza dello scacchiere parlamentare dice «no» al Fiscal compact, alle procedure del semestre europeo o all'Europlus Pact.

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120128dosioNicoletta Dosio (Prc), attivista da sempre.
No Tav da sempre. Nicoletta Dosio, ex insegnante al liceo di Bussoleno, è nel movimento da 22 anni, da quando gli oppositori al treno ad alta velocità erano ancora "quattro gatti". È stata, infatti, una delle prime a diffondere il pensiero critico su quel "mostro" che vorrebbe sventrare la Valle. Poi, il movimento è diventato grande, un bene comune. «E non ha smesso di crescere». Segretaria locale del Prc, attivista del comitato di lotta popolare di Bussoleno, non ha mai perso un'assemblea, un corteo, una trasferta. Oggi, sarà a Torino. E la sua militanza è diventata prassi quotidiana.
Nicoletta Dosio, gli arresti erano nell'aria, ma che idea si è fatta sul blitz di giovedì?
Si è trattata di una provocazione con il solito tentativo, che respingiamo, di dividere buoni e cattivi. Gli attacchi al movimento ambiscono a depotenziarlo e a delegittimarlo. Ma ottengono l'effetto contrario, la partecipazione aumenta con più coesione e consapevolezza. Guardate anche come, contro un attacco spropositato, si sono ricompattate le istituzioni valsusine, i sindaci, accanto al movimento. La gente ha capito da che parte stare. La crisi ha scoperchiato il vaso di Pandora: i soldi per le grandi opere sono sottratte ai bisogni reali. Continuino, pure, a chiamarci ideologici, ma sbagliano. La verità è che diamo fastidio, spaventiamo.

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