di Giovanni Russo Spena
Nelle carceri italiane si muore.Dal primo gennaio 2011 si sono suicidati 291 detenuti. Dietro le sbarre vige l'illegalità permanente; come hanno sostenuto i più importanti sociologi e...
di Giovanni Russo Spena
Nelle carceri italiane si muore.Dal primo gennaio 2011 si sono suicidati 291 detenuti. Dietro le sbarre vige l'illegalità permanente; come hanno sostenuto i più importanti sociologi e...
di Radio Uninomade
Partiamo da un chiarimento: pur con un profilo particolare, Obama è per certi versi un pollo di batteria del partito democratico. É dunque difficile parlare di delusione rispetto a quello che ha fatto o non ha fatto, perché ciò è già inscritto nel suo dna politico. Il punto è vedere quanto i soggetti sociali che hanno cercato di utilizzare Obama (neri, latinos, ceti medi precarizzati, ecc.) possano passare all’incasso, forzandolo o rovesciando gli interessi di cui è espressione. Ora questi soggetti più che votare democratico, hanno votato contro la minaccia repubblicana. Da questo punto di vista, nel passaggio dal “we can” al “turatevi il naso”, tu come valuti i risultati elettorali e che prospettive si aprono?
di Francesco Clemente
BARI – Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è indagato per concorso in abuso d'ufficio per aver favorito la nomina del primario Paolo Sardelli all'ospedale San Paolo di Bari. È stato lo stesso Vendola a comunicare ai cronisti di aver ricevuto oggi dalla procura di Bari, tramite la Guardia di finanza, l'avviso di conclusione delle indagini.
di Carmine Fotia
Penso che la partecipazione popolare alle primarie sia un bene prezioso. Tuttavia, pur avendo partecipato al primo turno, votando per Nichi Vendola, , domenica non mi recherò al seggio. Assistendo al confronto televisivo tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani non ho respirato alcun profumo di sinistra. Si può spruzzare un profumo dozzinale e spacciarlo per Chanel n° 5, ma la sostanza non cambia. I due candidati propongano varianti della medesima politica: Bersani vuole andare «un po' oltre Monti», Renzi anche, nel senso che vuole fare lui le politiche di Monti.
Prendiamo il tema cruciale del lavoro: nessuno dei due ha detto che cambierà le controriforme della Fornero.
di Federico Mello
La “democrazia diretta” che dovrebbe spazzare via la “vecchia politica” dura giusto qualche minuto. Il tempo di un paio di clic e il gioco è fatto. Ieri sono partite le “Parlamentarie ”, le primarie online disposte da Grillo e Casaleggio per designare i fortunati che andranno a rappresentare i 5Stelle al Parlamento della Repubblica.
Scordatevi i gazebo, scordatevi le code, le discussioni in sezione su quale candidato rappresenti al meglio la linea politica, scordatevi capannelli di militanti liberi di dire la loro. Qua le opzioni a disposizione sono poche, la trasparenza inesistente, i controlli nulli.
da Globalist.it
«La politica di protezionismo portata avanti dalle case discografiche contro la pirateria si è rivelata fallimentare, bisognava invece subito andare da un'altra parte, e secondo me è il live, che ha sempre caratterizzato l'attivita' del musicista e sempre la caratterizzerà». Così il cantautore Niccolò Fabi motiva la scelta di rendere disponibile sul web, anche se in una versione diversa da quella incisa, il suo nuovo album con 11 inediti Ecco, e sostiene che la ricetta contro la pirateria informatica possa soltanto essere quella dell'esibizione dal vivo dell'artista.
di Enrico Grazzini
Auguriamo a Nichi Vendola di essere assolto con formula piena e di non abbandonare la politica. Ma Nichi fa bene o fa male a partecipare alle primarie e ad aderire alla coalizione di centro-sinistra, abbandonando quindi la prospettiva di contribuire a costruire un soggetto politico d'alternativa che possa ottenere una rappresentanza autonoma alle prossime elezioni politiche? Il manifesto ha aperto a questo proposito un dibattito che non solo è meritorio ma che testimonia dell'assoluta necessità per la sinistra di avere un luogo sicuro e indipendente di confronto e dibattito, come è questo quotidiano.
di Alessandro Gilioli
«Io auspico che ci siano elezioni anticipate, perché il governo Monti sta producendo dei danni», ha detto giusto ieri Nichi Vendola.
Niente di sconvolgente: si sa da tempo che il leader di Sel è all’opposizione, anche se non sta Parlamento. Però è interessante vedere come l’ultimo sasso anti Monti sia partito proprio mentre Bersani e Casini – che del governo Monti sono invece sostenitori, e il secondo ne è fan entusiasta – si stanno accordando per una coalizione che va dall’Udc a Sel.
di Arcangelo Rociola
Erano i primi giorni di aprile del 2005. Sulla banchina della stazione di Bologna si contavano decine di ragazzi. Tutti pugliesi, tutti meno di 30 anni. Aspettavano un treno che li avrebbe portati a Sud: Foggia, Bari, Lecce. Tornavano a casa per le elezioni. Una tornata elettorale che non avrebbero mai più dimenticato, perché le urne sancirono la vittoria di Nichi Vendola come governatore della Regione Puglia.
«Vivevamo quei giorni come un momento di festa. Sapevamo di fare la nostra parte, com'era già successo per votare Vendola alle primarie. Sentivamo che il nostro voto era un tassello essenziale per la Primavera pugliese».