di Curzio Maltese
Se io o voi fossimo della Val di Susa, probabilmente oggi saremmo sulle barricate a difendere la salute dei figli, la nostra e una terra che rischia di essere stravolta e umiliata per sempre. Già questa banale osservazione avrebbe dovuto procurare alle lotte No Tav maggior rispetto di quanto ne sia stato riservato dalla politica e dai media in questi vent’anni, ovvero nessuno.
Le ironie dei giornali di destra e del conduttore di uno dei più squallidi programmi radio, La Zanzara, sul povero Luca Abbà, caduto mentre stava inscenando una protesta del tutto legittima e pacifica su un traliccio, meritano in pieno la reazione di Alberto Perino: «Sciacalli, jene».
di Mauro Ravarino
Assemblea delle donne di Roma contro la proposta Tarzia
«Non basta», ha dichiarato Jean-Claude Junker presidente dell'Eurogruppo. E ha chiesto che il governo greco si impegni per un ulteriore taglio di 325 milioni di euro del deficit del 2012. Insomma, se non ci sarà questo ulteriore sacrificio non sarà concesso a Atene il nuovo prestito di 130 miliardi. Eppure il governo greco aveva approvato (il parlamento lo voterà domani) un nuovo piano (da 3,3 miliardi) che prevedeva tra l'altro una riduzione del 22% del salario minimo (a 586 euro al mese) e il licenziamenti di 150 mila dipendenti pubblici entro il 2015 dei quali 15mila già quest'anno. E inoltre 50 miliardi di privatizzazioni, minori investimenti pubblici e perfino 600 milioni di tagli alla difesa. Ovviamente in aggiunta alle manovre già varate nel 2009, nel 2010 e nel 2011 che hanno distrutto il paese.




