di Dino Greco
E' passato sotto il più assoluto silenzio di tutti i commentatori – anche i più assidui – del chiacchiericcio politico nazionale, l'intervento con cui l'altroieri Giorgio Napolitano ha speso il proprio endorsement per una replica del premierato di Mario Monti o – ad ogni buon conto – per un governo quale che sia purché ne prosegua le gesta, benedette dal Capo dello stato come la via maestra, anzi, come la sola via capace di portare l'Italia fuori dalle secche.
Ci eravamo abituati, in questo crepuscolo della Seconda Repubblica, al protagonismo border-line del Presidente, ma un'entrata così vistosa nella competizione elettorale dà il segno di quale sventramento abbiano subito le regole istituzionali di cui Napolitano si dice custode irreprensibile.