pceLa sospensione delle sanzioni contro Siria e Iran.La rinuncia alla partecipazione a una guerra contro questi paesi.La promozione di una politica di pace e di collaborazione internazionale che permetta ai cittadini siriani e iraniani di decidere il proprio destino.

L'ultima guerra promossa dalla NATO e dagli Stati Uniti, in Libia, ha causato migliaia di morti e la pratica distruzione del paese. Nell'ultimo decennio, la ferocia del nuovo colonialismo nordamericano ed europeo ha distrutto paesi (Iraq, Afghanistan, Libia) per prendere possesso delle loro risorse e per riaffermare il presunto diritto ad imporre il suo dominio nel mondo.

Ora, i tamburi di guerra battono contro Siria e Iran, e se i cittadini del mondo non riusciranno a farli smettere, una nuova mattanza di dimensioni terrificanti potrebbe avere inizio

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121129governodi Vladimiro Giacchè
Secondo Confucio la “rettifica dei nomi”, per pervenire a una corrispondenza tra parole e fatti, era un elemento necessario per il pensiero. Oggi, per capire cosa sta accadendo intorno a noi, non è meno necessaria la “rettifica dei numeri”. E in effetti i numeri che raccontano la nostra situazione economica vengono periodicamente rettificati. Ma bisogna distinguere tra due tipi di “retti - fiche ”. Da un lato ci sono le “revisioni ” delle stime precedenti a cui ci hanno abituato i documenti governativi. L’ultimo esempio è rappresentato dalla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza.

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sanitadi Roberto Gramiccia
“La Sanità italiana può vincere la sfida della sostenibilità e questo nonostante l’apporto importante dato dal settore al riequilibro dei conti pubblici”. Sono parole del ministro Renato Balduzzi, pronunciate alla recente conferenza stampa dedicata al bilancio dell’attività di governo in campo sanitario, che, tradotte dal politichese, significano: “Stiamo facendo a pezzi la sanità pubblica, per rimettere a posto i conti dello stato, mantenendo però l’opzione di una sanità pubblica rabberciata ma ancora sostenibile, nonostante la Bce e i sui diktat”.
Una conferenza stampa sovraccarica di numeri, a partire dal dossier che raccoglie le performance del sistema sanitario nazionale in termini di finanziamento dello stato, fornito a spese del sistema sanitario stesso. Il punto è che i conti non tornano.

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120316gaydi Marco Sferini

Sono single da molto tempo e non ho mai negato, anzi ho affermato, la volontà di arrivare un giorno ad una convivenza. Partendo da questa semplice considerazione del tutto personale, vi domando: perché mai a me, come a tutti coloro che sono omosessuali, dovrebbe essere negata la platea di diritti civili che lo Stato riconosce alle coppie eterosessuali. Non è una domanda retorica, anche se ne ho conosciuto la triste risposta sino ad oggi, ma è una domanda per chiunque ritiene che vi sia e vi debba essere una differenza di trattamento nelle relazioni legali, istituzionali e sociali tra la Repubblica Italiana e i suoi cittadini.

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rifondazione logoIeri si è svolta la riunione della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista. Al termine del dibattito è stato approvato a larga maggioranza il documento proposto dalla Segreteria Nazionale, un altro documento presentato è stato respinto. Entrambi i documenti sono pubblicati qui di seguito.
La Direzione nazionale ha anche deciso di convocare il Comitato Politico Nazionale per il 17 e 18 novembre.

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di Alessandro Robecchi

Un infortunio giornalistico può sempre capitare. Ma l'errore in cui è incorso Pierluigi Battista, illustre commentatore e vicedirettore del Corriere della Sera, è un caso di scuola, una specie di esempio luminoso di cosa accade quando si scrive per tesi precostituite. I fatti separati dalle opinioni, si diceva un tempo, e mai come in questo caso lo slogan è azzeccato: i fatti qui, visibili, controllabili, stampati su foto e filmati. E le opinioni, invece, già belle e confezionate. Dunque ecco.

Il primo maggio sul Corriere Battista firma un denso editoriale dal titolo: «Cgil, perché è vietato ricordare Ramelli?». Nel resoconto di Battista si fronteggiano due realtà: una è il presidio antifascista della Cgil che si propone di «ostacolare la celebrazione in cui si ricorda l'uccisione di Sergio Ramelli», giovane di destra assassinato nel '75. Una cosa proprio brutta, su cui Battista non risparmia toni apocalittici: «lugubre decennio», «teste e coscienze penosamente aggrappate al passato», «fragorosa e rituale protesta». Insomma, i cattivi del solito antifascismo.

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Dal mio amico e collega Attilio Bolzoni, uno dei maggiori esperti di mafia in Italia, ricevo questa mail che volentieri pubblico:

Caro Alessandro, è molto atipica questa iniziativa dei figli di Bernardo Provenzano. Denunciare qualcuno non è nella tradizione dei figli dei boss. Poi, denunciare un magistrato. Poi ancora, denunciare Antonio Ingroia proprio nel giorno in cui presenta la sua candidatura. Una delle prime regole di Cosa Nostra è quella di non denunciare mai allo Stato. Nessuno. Neanche i peggiori nemici. E’ il tradimento massimo. E’ davvero singolare, oggi, che i due ragazzi di Corleone abbiano deciso di inoltrare un esposto in una Procura della Repubblica, un ufficio dello Stato. E’ come il mondo sottosopra.

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121116 14ndi Roberto Musacchio
Era mezzanotte  tra il 13 e il 14 quando sul mio facebook è apparsa la prima foto dei primi cortei che, di notte, davano il via a Madrid al lungo giorno dello sciopero europeo. Volti di ragazzi, di quel movimento straordinario che da più di un anno è protagonista di una lotta contro quella logica della austerità che era già iniziata con la decadenza di Zapatero e si è fatta poi durissima con la destra al potere.
E sono i volti dei ragazzi e delle ragazze che mi porto dentro da quando, dopo aver partecipato al corteo della Cgil, grande ma con quel non so che di irrisolto che viene dal manifestare senza avere una piattaforma chiara in testa, sono andato a vedere sfilare quello degli studenti medi. Una vera marea di volti e corpi, stretti  stretti   l’un con l’altra, che davano un senso di voglia e forza, di vita ancor prima che politica, che pure era tanta.

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gcIl 20 gennaio Roma ospiterà il vertice tra Merkel, Sarkozy e Monti: tre dei maggiori responsabili della speculazione finanziaria sui titoli di Stato europei e quindi della crisi economica che ha investito l'Europa e tutto l'Occidente capitalistico. I Giovani Comunisti aderiscono all'appello lanciato dal segretario del Prc Paolo Ferrero a costruire per il 20 a Roma una manifestazione di protesta contro le politiche dei governi liberisti europei. Questa sarà l'accoglienza che riserveremo agli autorevoli ospiti internazionali del nostro presidente del Consiglio.

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