120209rossi

di Massimo Rossi*

Caro Antonio, caro Nichi, so bene che non vi sfugge la gravità di quanto sta accadendo in queste settimane sul piano sociale e della democrazia nel nostro paese. Dopo aver varato la più pesante controriforma previdenziale della nostra...

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121030dipietroAntonio Di Pietro, dal suo sito, dice la sua sulla bufera case. Ieri, infatti, la trasmissione tv Report di Milena Gabanelli aveva fatto la radiografia delle proprietà del leader dell’Italia dei valori. Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, ha poi twittato: «E’ ora di un congresso straordinario e di un profondo rinnovamento #Idv #Report».
Ecco cosa scrive Di Pietro:
«Fino a ieri sera non sapevo di essere, addirittura, proprietario di una cinquantina di case. Anche se, continuando con queste ripetute diffamazioni, prima o poi, a quel numero potrei anche arrivarci, grazie ai risarcimenti di coloro che mi hanno diffamato e continuano a diffamarmi tutti i giorni.

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120323art18di Antonio Gorgoglione*

Cari compagni e care compagne,
trasmetto n. 90 firme raccolte a difesa dell'articolo 18.
Queste firme, seppur poche, vogliono essere la testimonianza dell'attività di compagni sparsi nel territorio della penisola, anche molto difficili come il nostro, che si rammaricano di non poter esser potuti venire alla manifestazione di Roma davanti alla Camera. Donne e uomini che ancora oggi, malgrado le innumerevoli delusioni, credono nella forza e nei valori che il nostro simbolo rappresenta. Credo che ormai, noi tutti, rappresentiamo l'ultimo baluardo allo scippo di diritti, tra questi la modifica dell'art. 18, che a tutt'oggi si consumano nei confronti delle categorie più deboli della società, lavoratori e pensionati. Con queste firme ricevete delega a rappresentarci ed a resistere nella lotta, ma soprattutto rappresentano la consapevolezza reciproca, che non siete e non siamo soli in questa battaglia di civiltà. Saluti comunisti.

*Segretario Cittadino PRC-FDS di Corigliano Calabro, Cosenza

ikea2di Antonio Sciotto
Si erano beccati perfino le manganellate della polizia, il 2 novembre scorso, quando erano stati caricati al presidio davanti ai magazzini Ikea di Piacenza. Ma gli addetti al facchinaggio non si sono arresi, e dopo oltre due mesi di lotte hanno ottenuto il reintegro di 9 lavoratori sospesi dalle cooperative in appalto di cui sono dipendenti. L'accordo è stato siglato due sere fa con la mediazione del Comune, anche se i sindacalisti del SiCobas, che hanno gestito la vertenza, precisano che la mobilitazione non si fermerà fino a quando le condizioni di lavoro non torneranno «normali». E sì, perché seppure il committente sia la «civilissima» svedese Ikea, sembra che gli addetti alla logistica - il 90% extracomunitari - si siano trovati a lavorare in condizioni pessime e con salari da fame: il sindacato, coloritamente, parla di «semischiavismo».

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120705monti berlusconidi Vladimiro Giacchè
«Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro a favore degli esodati è iniquo»: così ha dichiarato ieri il vice presidente di Confindustria Aurelio Regina. Il contributo per finanziare l'ampliamento delle garanzie per gli esodati, a suo avviso, colpirebbe inoltre «una fascia di popolazione che è l'unica che spende, minacciando ulteriormente i consumi».
La prima reazione, nell’apprendere dell’attacco di Confindustria all'emendamento a favore degli esodati approvato dalla commissione Lavoro della Camera, è stata di soddisfazione. In Italia c’è ancora qualche istituzione che funziona: la difesa dei propri associati da parte di Confindustria è stata pronta e decisa. La cosa è ammirevole. E dovrebbe anche suscitare anche un po’di invidia, soprattutto nel mondo dei lavoratori dipendenti: basti pensare che il provvedimento di “riforma ” delle pensioni - proprio quel provvedimento che, elevando bruscamente l’età minima di pensionamento ha creato, tra l’altro, il dramma degli esodati senza stipendio né pensione – è diventato legge nel silenzio del mondo sindacale, e che non una sola ora di sciopero è stata indetta dai principali sindacati per contrastarlo.

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g_masi

Il 12 maggio 1977 veniva uccisa a Roma-durante una manifestazione per ricordare la vittoria al referendum sul divorzio-la studentessa diciassettenne Giorgiana Masi.  
Nel  trentacinquesimo anniversario del suo assassinio il Prc,insieme alla Federazione della Sinistra,deporrà una mazzo di fiori sulla lapide posta  all'inizio del  Ponte Garibaldi (lato Trastevere).

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box_manifestazione

Intervista a Massimo Rossi di Stefano Galieni

Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra sta in queste ore lavorando alacremente per far divenire, la manifestazione indetta per il 12 Maggio un appuntamento che segni un salto in avanti della mobilitazione politica della sinistra che si oppone a Monti.

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fornero19

Venerdì prossimo, ospite d’onore all’assemblea nazionale di Federmeccanica, sarà a Bergamo il Ministro Fornero, i cui buoni uffici all’interno del sedicente Governo tecnico che amministra il nostro Paese in nome delle banche sono conosciuti da milioni di lavoratrici e lavoratori che li stanno pagando sulla loro pelle.
E’ il governo che si è presentato innalzando l’età pensionabile; che si è rifiutato di istituire la patrimoniale sui ricchi e sulle speculazioni finanziarie, optando invece per una patrimoniale sui poveri l’Imu; che anziché tagliare le spese militari e le grandi opere inutili, ha aumentato Iva e benzina e ha imposto altri tagli ai servizi sociali.

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120427sansonettidi Multatuli

Dunque il 25 aprile di chi ancora si attarda - a 67 anni dalla Liberazione - a combattere il fascismo è per Piero Sansonetti (Gli Altri) un rudere politico, appartenente a quel “ceto antifascista" che essendo incapace individuare il terreno dei conflitti moderni non trova di meglio che prendersela con Alemanno e Polverini, mettendo in scena “stupide e noiose cerimonie", buone per reduci incartapecoriti, nostalgici delle mitologie comuniste, giovani frastornati in cerca di rassicuranti identità.
Abituati alle rodomontate pubblicitarie di questo campione della dissacrazione da rotocalco, non abboccheremo alle boutade più palesemente provocatorie (l'inutile, “contestatissima" azione partigiana di via Rasella, “tutta interna alla logica guerresca", oppure la patente generosamente offerta a Marco Pannella di autentico protagonista delle attuali lotte per la libertà e genuino interprete della Costituzione).

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