di Goffredo Adinolfi
Il governo vuole «rifondare lo stato»: aumenta del 10% il bilancio della polizia e pensa a mettere i tagli al welfare in Costituzione
Stavolta è impossibile non rilevare come quella di ieri sia stata davvero una grandiosa giornata di lotta. Trasporti bloccati, scuole chiuse, fabbriche ferme: Lisbona è rimasta per l'intera giornata avvolta in un insolito silenzio. È indubbio che ieri i lavoratori hanno mostrato in modo inequivocabile quale sia il vero motore su cui il Portogallo può contare per uscire dalla crisi.
Apparentemente nulla sembrerebbe essere stato ottenuto, eppure, nonostante tutto sembri ripetersi, stavolta tutto appare differente. Per almeno tre ordini di ragioni: la prima è che questa volta è stato uno sciopero, o giornata di lotta, a livello europeo, moltiplicando, esponenzialmente, il suo impatto effettivo.