Sono in corso in diversi comuni italiani, chiamati al voto nella prossima primavera, primarie delle coalizione del centro sinistra per la designazione del candidato sindaco.
Come è noto, il nostro partito ha sempre espresso nei confronti di questo strumento un giudizio critico, pur considerandolo in alcuni casi una possibilità di maggior coinvolgimento degli elettori.
Il giudizio critico nasce dal meccanismo di tipo plebiscitario insito nelle primarie e nella logica presidenzialista che lo accompagna. In ogni caso, abbiamo sempre sottolineato come condizione essenziale per lo svolgimento di primarie sia che la coalizione definisca preliminarmente una cornice programmatica e un perimetro certo dell’alleanza. Con queste premesse in diversi comuni il PRC e la FDS sostengono candidati di sinistra nell’ambito delle primarie. Non sempre però ciò è stato possibile. Il caso più clamoroso è quello di Palermo a cui si aggiunge, fra i comuni maggiori, quello di Genova. A Palermo il Partito Democratico ed altre forze, tra cui SEL, hanno promosso primarie lasciando indeterminato il confine dell’alleanza, con la possibilità, quindi, di una successiva apertura al terzo polo, riproducendo la stessa alleanza che governa la regione e sulla quale abbiano sempre espresso giudizi severi.