La mattina di sabato 26 novembre a partire dalle 10 presso il Teatro Valle occupato, si terrà un'importante iniziativa. Si tratta di un'assemblea aperta per l'abrogazione dell'articolo 8 della finanziaria di agosto, convocata a partire dall’appello promosso da Piergiovanni Alleva, Luciano Gallino, Sergio Mattone, Valentino Parlato, Stefano Rodotà, Umberto Romagnoli, Mario Tronti.
Quell'articolo, come è noto, ha il chiaro obbiettivo di distruggere tanto il contratto nazionale, quanto l'intero corpo delle leggi a tutela del lavoro, rendendoli derogabili dalla contrattazione aziendale e territoriale. Si tratta di una norma di assoluta gravità nella storia della repubblica italiana, eversiva della lettera e della sostanza della Costituzione.
Un'articolo fatto apposta per la Fiat che legittima ex-post l'accordo separato di Pomigliano, cioè legittima quell’accordo che oltre ad attaccare il diritto di sciopero, le garanzie della retribuzione in caso di malattia, e ad imporre condizioni di lavoro insostenibili, prevede che i lavoratori non possano più eleggere i propri rappresentanti sindacali e che le uniche rappresentanze debbano essere dei sindacati firmatari dell’accordo. Un atto che annienta le libertà dei lavoratori, che vuole cancellare i sindacati che si battono per i diritti del lavoro, a partire dalla Fiom. Una forma di moderno fascismo che ora la Fiat vuole estendere in tutto il gruppo e che si vuole in realtà far diventare la nuova aberrante regola per tutto il mondo del lavoro.
Per questo l’assemblea del 26, che terminerà alle 13,30 per consentire a tutti di partecipare alla manifestazione per l’acqua pubblica, è particolarmente importante ed invitiamo tutte e tutti a partecipare.
Roberta Fantozzi