di Loris Mazzetti -

 

Qualche tempo fa in Internet ho letto una notizia molto inquietante: a Lugano esiste una società che scheda ogni italiano il cui nome appare su un giornale o in un atto pubblico. Facendo una ricerca dettagliata scopro che in Europa vi sono diverse società che di nascosto lavorano sui dati di siti considerati socialmente utili. L’americana Fbi lo sta facendo da anni, ha superato i 150 milioni di persone schedate, da tempo sta immettendo nella banca dati oltre alle impronte digitali anche le foto delle persone.

Leggi tutto...

di Daniele Pitteri -

Sono almeno 20 anni che si discute sulla democraticità o meno di Internet e più in generale delle nuove tecnologie. Diciamo soltanto che fra i due estremi, quello di una visione che dà origine a scenari iperpartecipativi di democrazia diretta e quello in stile orwelliano di un grande fratello controllore assoluto, esistono una varietà di posizioni, visioni, prospettive e scenari tanto complessi e articolati da essere difficilmente riassumibili in poche righe. Ma diciamo anche che qualche riflessione in questi giorni bisogna pur farla, perché l’avvento sulla scena del M5S sta obiettivamente portando, con grande afflato e con grande enfasi, il web e le tematiche ad esso legate al centro del dibattito e anche della relazione fra cittadini e politica. Emergono alcune questioni: ma davvero la rete è il luogo iperdemocratico che molti descrivono? Davvero è lo spazio dove uno vale uno e dove non esistono condizionamenti di alcun genere? Davvero il web è un luogo di assoluta libertà, senza controllo alcuno, di dibattito libero e di flussi fluidi di comunicazione fra gli individui? Dico subito una cosa, per fugare ogni dubbio: non appartengo a quelli che propendono per una visione del web in stile grande fratello, ma neppure a quelli che lo ritengono democratico in sé. Penso che sia un luogo ad altissimo potenziale democratico, che tuttavia necessita di una serie di regole condivise a garanzia delle libertà e dei diritti individuali e collettivi.

 

Leggi tutto...

1noalacta

ROMA - Succederà attorno a mezzogiorno. Dopo anni di discussioni, proteste di piazza, trucchi, sgambetti e pesanti azioni di lobbying, mercoledì 4 luglio il Parlamento europeo voterà su Acta, l’accordo anticontraffazione. Stavolta é il voto decisivo. E’ assai probabile che Acta venga rigettato grazie al lavoro di convincimento fatto dalle associazioni per le libertà e i diritti digitali, gli internet provider, medici, ricercatori e Ong, sulle cinque commissioni che se ne sono occupate a livello europeo, nessuna delle quali si è espressa a favore dell’accordo. Sulla decisione finale pesa infatti la decisione della commissione per il Commercio interno (INTA) che si è dichiaratamente espressa contro Acta. Lo stesso vale per le altre commissioni e in particolare per quella sulle Libertà civili. E tutto questo nonostante - o forse proprio a causa di - molti tentativi della lobby pro-copyright di influenzare il comportamento degli onorevoli europei come denunciato da Edri.

Leggi tutto...

120610raidi Claudio Grassi
Dopo le nomine fatte dal Parlamento per i membri dell'’AgCom e Privacy, si attendeva con un certo interesse la “contromossa” del governo in tema Rai. Fra l’altro era stata anche una delle prime confessioni-progetto di Monti, ovvero quel “vedrete” a metà fra il sornione e lo speranzoso offerto in risposta a chi chiedeva lumi sul futuro della televisione pubblica e, più in generale, sul che fare dei vecchi vizi di intromissione dei vari interessi particolari a discapito della collettività.
La nomina del presidente della Rai proposta ieri ha invece confermato che di nuovo non c’è proprio niente. Monti ha scelto fra persone fedeli al mondo comune delle banche, alla faccia delle affermazioni sulla perdita di consenso dei poteri forti. E il criterio della selezione è stato chiaro: solidità di gestione, non qualità del servizio pagato con il canone.
Nessuna differenza con chi nei giorni scorsi ha nominato i propri affini in Parlamento e nessuna attenzione verso chi aveva provato ad innescare, finalmente, un dibattito pubblico sulle nomine improntato alla trasparenza e alla effettiva partecipazione della collettività alle scelte.

Leggi tutto...

120609grilloNel pomeriggio era circolata la voce secondo cui Anonymous avrebbe bloccato il blog di Beppe Grillo, inagibile da oggi pomeriggio. Ma in serata è stato il comico stesso a lanciare il suo ‘sos’ via Facebook e Twitter, precisando che “l’attacco non è opera di Anonymous”. Per questo, ha proseguito il blogger, “chiedo aiuto alla Rete, e ovviamente anche ad Anonymous, per identificare il gruppo che ha bloccato il sito”. Nel pomeriggio però sul blog ufficiale di Anonymous Italia si leggeva che l’attacco sarebbe durato fino a “stasera”. “Anonymous oggi ha deciso di regalarti un po’ della sua attenzione – avevano scritto gli hacker nel post, rivolgendosi a Grillo -.

Leggi tutto...

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Skill Alexa ANPI

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno

TikTok @rifondazione.comunista