120413diazVittorio Agnoletto

Un grande battage pubblicitario annuncia da mesi l’ uscita del film “Diaz. Don’t clean up this blood”.
Molti critici e giornalisti hanno convalidato quanto più volte ripetuto sia dal produttore che dal regista: “I fatti narrati in questo film sono tratti dagli atti processuali e dalle sentenze della corte di appello di Genova”; come dire: quello che si vede nel film è la verità oggi accertata.
Non c’è dubbio che le lunghe sequenze che mostrano le gravissime violenze agite dalla polizia alla Diaz e le torture praticate a Bolzaneto rendono visibile per la prima volta quanto è avvenuto nella scuola e nella caserma; su questo ha ragione Angelo Mastrandrea (il manifesto 7 aprile).
Questo è senza dubbio un merito che di per sé può motivare la visione del film. Il rischio dell’oblio è forte e non c’è dubbio che i nostri governanti siano impegnati, da quasi undici anni, a cancellare dalla memoria collettiva quei fatti.
Chiunque uscirà dalla proiezione si sentirà fortemente coinvolto e indignato dalla ferocia delle violenze istituzionali alle quali avrà assistito. E’ l’efficacia del film, un pugno nello stomaco che non si dimentica. Ma tale riconoscimento non può esimerci dall’esercitare, anche in questo caso, un’analisi critica, tanto più rigorosa quanto più il film tende a essere presentato come aderente alla verità storica e processuale.

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120413petrolioinmareRosa Rinaldi

«Quanto accaduto oggi a Taranto è un fatto gravissimo: cominciano ad essere davvero troppe le navi che arrivano nel nostro paese e che per “incidenti” di varia natura riversano in mare rifiuti di ogni tipo – dichiara Rosa Rinaldi della segreteria nazionale di Rifondazione comunista, responsabile Ambiente del Prc - . Da quanto si apprende all'origine dello sversamento in mare di olio combustile misto ad acqua ci sarebbe lo scarico dell'acqua di zavorra “contaminata”: la nave è quindi arrivata in porto con una falla a bordo? Se la notizia fosse confermata significherebbe che il Mediterraneo viene usato come una vera e propria discarica. Nell’esprimere preoccupazione per la situazione in corso chiediamo che, nell’interesse della salute pubblica, venga fatta piena chiarezza e siano accertate le responsabilità su questo fatto inquietante.

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120413bilancioLuciano Muhlbauer

Avreste mai pensato che si potesse commissariare, oltre il presente, anche il futuro delle persone e dei popoli, magari per il tempo di una o più generazioni? E che si potesse farlo nel silenzio generale, senza dibattito pubblico e senza nemmeno consentire ai diretti interessati di esprimere un parere? No? E allora siete indubbiamente degli inguaribili ottimisti, perché non solo è possibile, ma è esattamente quello che sta succedendo, qui ed ora.
Infatti, proprio ieri il Senato della Repubblica ha concluso il dibattito generale sull’inserimento nella Carta costituzionale del principio del pareggio di bilancio e, dunque, settimana prossima, salvo emergenze o incidenti, procederà al voto del provvedimento che modificherà gli articoli 81, 97, 117 e 119 della nostra Costituzione.

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landini_3di Loris Campetti

Per Camusso la soluzione sull'articolo 18 è «un risultato». Ma Landini risponde: «Gli scioperi li abbiamo fatti noi, siamo liberi di dire no» FIOM Il segretario generale lancia un appello in difesa del lavoro e dei diritti

A chi in Cgil dice che grazie alle battaglie sindacali si è raggiunto un buon compromesso sull'art. 18 e dunque tutti dovrebbero essere contenti, c'è chi in Fiom risponde: «Gli scioperi li abbiamo fatti noi, ora vorremmo essere liberi di decidere se essere o non essere contenti».

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bersanibaladin

Caro Segretario Bersani,

chi ti scrive è un ex-elettore del Partito Democratico. L'ho votato alle politiche del 2008 e me ne sono pentito. Oggi faccio parte di quel 50% dell'elettorato che non andrebbe a votare, perché non sa proprio più a chi credere (o a che santo votarsi). Ho 23 anni, a luglio mi laureo, ad ottobre sbarcherò a Londra, non penso di tornare, perché qui in Italia, a parte gli affetti familiari e l'impegno politico nella diffusione degli ideali di Enrico Berlinguer e la difesa della sua memoria, non c'è nulla che mi trattiene o che mi invogli a rimanere.

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