di Alberto Lucarelli
La bagarre in atto sulla riforma elettorale - a tutela dei partiti o delle coalizioni - impedisce, di fatto, un reale rinnovamento del sistema della rappresentanza politica, così come sollecitato, in modo eclatante, dal voto del 6 e 7 maggio, come dalle elezioni dello scorso anno. Le proposte dei partiti contro la democrazia partecipativa rispolverano idee obsolete rispetto alle reali necessità sociali, economiche e politiche di un paese sull'orlo della recessione.