Nicola Nicolosi, Segretario Nazionale CGIL

120205nicolosiLe prime informazioni relative al confronto tra Governo Monti e OO.SS. sulla riforma del mercato del lavoro mi portano a dare un giudizio negativo sui contenuti della proposta e sul metodo adottato.
La Ministra Fornero sostiene che il governo andrà avanti nel suo progetto anche senza accordo con le parti sociali. La Ministra parte da una presunzione, che il governo dei migliori metterà ordine in un Paese in preda al disordine e che loro sono impegnati a cambiare il “ciclo della vita”.
Per un Governo che dovrebbe durare al massimo fino alla primavera del 2013 l'umiltà del voler costruire “l'uomo nuovo” nell'epoca della “rinnovata modernità” mi pare un’ambizione smisurata.
Tutto questo è possibile perchè la politica ha rinunciato al proprio ruolo e alla propria missione. La riforma del mercato del lavoro è necessaria per ridurre quelle 46 forme di assunzione che la cultura neoliberista ha imposto negli anni '90 e nel primo decennio di questo nuovo millennio.

Leggi tutto...

Massimo Franchi

landiniRappresentanti per la sicurezza a cui è impedito controllare i luoghi degli incidenti sul lavoro, soppressione delle trattenute sindacali nonostante sentenze favorevoli della Cassazione, assemblee sindacali tenute fuori dai cancelli, lavoratori ed ex delegati controllati e minacciati dalla sicurezza aziendale. La serie infinita di discriminazioni subite dalla Fiom nelle fabbriche Fiat è senza precedenti nella storia della democrazia italiana e riporta alla memoria i reparti confino degli anni ‘50. Una discriminazione però che viene da lontano. «A decorrere dal 31 dicembre 2011 verrà meno per gli associati alla Fiom la base attributiva dei diritti sindacali», scriveva Raffaele De Luca Tamajo con anni di anticipo. Non si tratta di un mago,madiuno degli avvocati della Fiat. In un articolo su “Argomenti di Diritto del Lavoro” del 2010 annunciava già l’espulsione dei metallurgici della Cgil da tutte le fabbriche del gruppo Fiat in Italia, cancellando qualunque diritto agli 11mila iscritti su 86mila dipendenti.

Leggi tutto...

Redazionale

E' sempre più evidente che la manomissione dell'articolo 18 è il vero punto di passaggio del governo Monti. Occorre su questo costruire una campagna di massa nel paese fatta di assemblee, volantinaggi, scritte, manifesti, etc.

La nostra posizione è:

1) Per combattere l'apartheid l'articolo 18 va non solo difeso ma esteso a tutti e tutte.

2) Va abolita la legge 30 e il lavoro deve essere a tempo indeterminato per tutti, fatti salvi i contratti per i lavori che sono con ogni evidenza a tempo determinato (lavori stagionali) e i contratti di apprendistato.

3) E' necessario estendere la copertura degli ammortizzatori sociali ed istituire da subito un reddito sociale per tutti i disoccupati finanziandolo con una tassa sui grandi patrimoni (20 miliardi di euro).

4) Un piano del lavoro pubblico finanziato abolendo le grandi opere inutili che preveda riassetto idrogeologico del territorio, mobilità sostenibile e riconversione energetica a solare di tutti gli edifici pubblici.

Argiris Panagopoulos

120204carlosParla il leader del principale sindacato portoghese, che sulla riforma del lavoro non ci sta: «Vogliamo alimentare la speranza che un'altra politica è possibile»
La capitale portoghese si è fermata l'altro ieri per lo sciopero dei trasporti che ha aperto una stagione di lotte che si annuncia lunga e che proseguirà subito con la manifestazione nazionale dell'11 febbraio, organizzata dalla Cgtp (Confederação Geral dos Trabalhadores Portugueses), la principale centrale sindacale del Paese. Del corteo contro lo smantellamento dei rapporti di lavoro e della strategia del sindacato abbiamo discusso con Armenio Carlos, eletto la settimana scorsa segretario generale della Cgtp.
Come è andato lo sciopero?
È riuscito. La metropolitana si è fermata, né si sono mossi autobus e treni. Le navi passeggeri non hanno lasciato le banchine sul fiume Tajo. I lavoratori hanno messo in atto una grande risposta per salvaguardare i loro diritti economici e protestare contro l'aumento (26% negli ultimi mesi) dei biglietti e la distruzione del trasporto pubblico. Lavoratori del trasporto pubblico e cittadini sono uniti contro la privatizzazione dei trasporti, perché sanno che a pagarla sarebbero proprio loro.

Leggi tutto...

Michele Prospero

120204buttonsCon un tesoriere appena sorpreso con le mani nel sacco, la campagna di delegittimazione dei partiti assume toni sempre più parossistici. Mentre i media colpiscono il ventre molle di partiti indifendibili percepiti come custodi di cospicui tesoretti, è quasi unainsensata provocazione provare a riflettere con freddezza sul nesso accettabile tra politica e denaro pubblico. Per affrontare la controversa faccenda dei costi della politica è opportuno anzitutto chiedere: i partiti servono o no? Per molti osservatori la risposta è negativa. Il sogno dei grandi apparati industriali e mediatici è quello di scacciare i partiti per determinare non solo l’agenda politica, ma anche per designare comodamente il personale politico più gradito cui affidare in appalto la leadership.

Leggi tutto...

fiom1Di Claudio Grassi

Ha proprio ragione il premier Mario Monti a dire: che monotonia. Solo che a darmi noia non è il fatto che pochi fortunati godano ancora della sicurezza del posto fisso (tra l'altro vien da chiedersi se nel bel mezzo di una crisi devastante esista ancora un lavoro "sicuro"). Bensì il fatto che da oltre dieci anni il dibattito pubblico sul lavoro sia incentrato sugli stessi dogmi. Libertà di licenziamento, flessibilità del lavoro, cancellazione dei contratti nazionali. Tutti ricordiamo la grande mobilitazione del 2002 contro l'abolizione dell'articolo 18, le battaglie della Fiom in difesa del contratto nazionale, le lotte contro la precarietà. In quegli anni un vasto fronte di sinistra capì che dietro il ritornello della flessibilità del lavoro si celava una precisa strategia di classe: bonificare l'economia da ogni influenza del sindacato, lasciando solo e senza difese ogni singolo lavoratore dinanzi al potere dell'impresa e del mercato.

Leggi tutto...

monotonodi Maurizio Canaccini*

La Federazione di Livorno del Partito della Rifondazione Comunista critica fermamente le parole del Presidente del Consiglio Monti rispetto alla "monotonia" del lavoro a tempo indeterminato. La vera monotonia nel nostro Paese è, ahinoi, invece, la disoccupazione, il non poter progettare il futuro con serenità, e il rischio quotidiano di perdere il lavoro e, come spesso accade, anche la casa. Questa monotonia ha un effetto dirompente, in maniera negativa, sulla vita di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici.

Nel corso degli anni abbiamo potuto sperimentare come la flessibilità invocata da Monti, ovvero la precarietà in realtà, sia un fallimento totale, sia dal punto di vista occupazionale che sociale.

Leggi tutto...

grillo1Di Michele Prospero

Incontenibile slavina, alla caduta di Berlusconi è seguita la contestazione di Bossi. E dopo i fischi in piazza al leader leghista, è scoppiata la rivolta della rete contro le grossolane sparate di Grillo. Non corrono più tempi tranquilli per i capi che riducono la politica, da grande vicenda collettiva, a meschina faccenda privata, spesso coincidente con il loro capriccio.

Che il leader sia un rude capo territoriale o un comico che dimora nel virtuale spazio della rete, poco cambia: il re è ormai nudo e proprio dal suo pubblico di fedeli non trova più la scontata conferma della supremazia e quindi la reiterata disponibilità all'obbedienza.

Leggi tutto...

stuproDi Lidia Menapace

Quando varie associazioni femminili negli anni '70 raccolsero le firme per una legge di iniziativa popolare contro la violenza sessuale, il codice Rocco vigente chiamava quel reato "violenza carnale" e lo catalogava tra i reati "contro la morale", non "contro la persona". Dopo due legislature quella legge(che è l'unica vera forma di democrazia diretta prevista dal nostro ordinamento costituzionale) passò tra roventi polemiche e si collocò tra le migliori leggi europee in materia, perchè non solo metteva il reato tra quelli "contro la persona"(che sono più gravi ovviamente), ma anche aboliva il delitto d'onore, il matrimonio riparatore e le indagini sulla moralità della vittima.

Leggi tutto...

di Stefano Galieni

120202redavidAbbiamo chiesto a Francesca Re David, responsabile nazionale dell’Ufficio Organizzazione della Fiom, che aria si respira in vista della manifestazione dell’11 febbraio e che vedrà confluire a Roma, lavoratori, lavoratrici e non solo da tutta la penisola.
«Intanto ci dicono che per l’11 ci sarà una giornata di sole e questo ci fa ben sperare viste le difficoltà che si prospettano col maltempo. Come Fiom stiamo svolgendo assemblee in tutti gli stabilimenti in cui siamo presenti e registriamo molta tensione sia in merito ai contenuti della mobilitazione che al clima in generale del Paese. C’è timore per quanto sta accadendo col contratto nazionale e con l’allungamento dell’età pensionabile, profonda sofferenza rispetto alla privazione di agibilità democratica in Fiat. Una cosa è raccontarlo un'altra è sentirselo dire da chi vive in certe condizioni quotidianamente.

Leggi tutto...

FB Ezio Locatelli

 

fabrosa

 

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Skill Alexa ANPI

Responsabile organizzazione

Conferenza di Organizzazione

Relazione di Ezio Locatelli

 

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno