di Nando Mainardi
Anche in Emilia-Romagna domenica è stata giornata di primarie. A Parma si sono infatti confrontati gli aspiranti candidati sindaco del centrosinistra. Dopo gli scandali che hanno travolto la giunta di centrodestra e il commissariamento del Comune, le primarie avrebbero potuto essere un'occasione vera e partecipata di costruzione di un'alternativa ad anni di privatizzazioni e di malgoverno. Ma così non è stato sin dalla definizione della "cornice" programmatica entro cui far correre i candidati delle primarie: non è emersa nessuna rottura credibile e condivisa sui contenuti rispetto alle politiche delle giunte Ubaldi e Vignali.


Di Stefano Cristiano
Di Stefania Medetti
di Manuele Bonaccorsi
Di Manlio Dinucci
di Eleonora Artesio, Armando Petrini, Ezio Locatelli
Nella seduta di giovedì del Consiglio Comunale è stato approvato il seguente ordine del giorno, proposto dal consigliere della FDS, Savio Galvani, che ha partire dai gravi fatti accaduti in Italia a dicembre, accende i riflettori sulla presenza di Forza nuova a Rimini e il pericolo eversivo di questo gruppo che attraverso comunicati stampa paventa "che i ragazzi di Forza nuova non sono sprovveduti boy scout, ma legionari pronti a tutto, che sanno sfoderare la spada e combattere per la conquista delle proprie libertà e la difesa dei propri ideali" . Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza e il consigliere Giudici, astenuti il resto della minoranza con il voto contrario di Renzi (Pdl) e Franchini (M5S).
La riforma del mercato del lavoro, da sola, non crea occupazione. E ancora, non è la crescita a generare occupazione, ma esattamente il contrario: è la creazione di posti di lavoro a produrre crescita. Quello di Luciano Gallino, sociologo e intellettuale a tutto campo tra i più lucidi di questi anni, è un approccio spiazzante in un’epoca di grandi semplificazioni ideologiche.
La sospensione delle sanzioni contro Siria e Iran.La rinuncia alla partecipazione a una guerra contro questi paesi.La promozione di una politica di pace e di collaborazione internazionale che permetta ai cittadini siriani e iraniani di decidere il proprio destino.






