-intervista di Roberto Scafuri a Paolo Ferrero, da Il giornale di martedì 6 dicembre-
Paolo Ferrero, il comunismo vince.
«Magari».
Parlavo della Russia: Ziuganov è il secondo partito. Torna il pericolo rosso.
«No, a far paura è il potere degli oligarchi, dei ricchi e degli speculatori. Ma l’inversione di tendenza è evidente ovunque: davanti alla crisi del capitalismo, la gente comincia a pensare. Ritorna a considerare il bene pubblico, il valore della solidarietà. La panzana che privatizzare tutto facesse stare meglio i cittadini è scoppiata».
In Italia date voce al movimento «Occupy Wall Street». Il comunismo s’è annacquato?
«Altro che annacquare: in quel movimento composito stiamo dentro come pesci nell’acqua. Due esponenti del movimento Usa sono venuti al congresso di Prc, assieme costruiamo l’alternativa. Qui non si tratta di prendere il Palazzo d’Inverno, ma di de mercificare: di sottrarre tutta una serie di cose alla logica di mercato. Oggi il comunismo è questo».