monti berlusconidi Alfonso Gianni
Monti ha gettato la spugna. Con lui Napolitano, che le ha tentate tutte per portare a termine questa faticosa legislatura. Nessun rimpianto, per quanto mi riguarda. Il punto però è che questo governo cade da destra. Può sembrare un dettaglio, ma non è così, perché da sempre il versante da cui proviene la spinta decisiva per la caduta di un governo, è un elemento qualificante della campagna elettorale che verrà. Infatti Monti appare oggi come una vittima del berlusconismo ed è pronto, non solo lui, a giocarsi questa carta nella imminente competizione. Il che è paradossale, anche se solo apparentemente.

Leggi tutto...

brancaccioemilianodi Marco Berlinguer
Borse giù e spread in forte crescita. L'inattesa accelerazione della crisi politica del governo Monti ha riportato l’Italia sotto i riflettori della speculazione. C’è tuttavia da domandarsi perché, visto che i dati
fondamentali sul piano economico non sembrano essere significativamente cambiati. Mentre sul piano politico, in sostanza si va verso l’an - ticipo del voto di poche settimane. Abbiamo chiesto all’economista Emiliano Brancaccio di aiutarci a capire.

Leggi tutto...

f35di Manlio Dinucci
Una schiacciante maggioranza bipartisan (salvo l'Idv), modificando l'art. 81 della Costituzione, ha fatto dell'Italia una repubblica fondata sul pareggio di bilancio, in cui la sovranità appartiene al mercato. Lo Stato, recita il nuovo testo, assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi del ciclo economico. C'è però un problema: come si fa ad assicurare l'equilibrio se si decide una spesa senza sapere a quanto ammonta? La domanda va girata agli onorevoli che hanno approvato la modifica della Costituzione, perché sono gli stessi che hanno approvato l'acquisto dei caccia statunitensi F-35. Senza sapere quanto sarebbero venuti a costare.

Leggi tutto...

caporalato2di Elena Ciccarello
In Italia vive una popolazione di “invisibili”. Stranieri che lavorano nelle campagne, lontano dagli occhi dei centri abitati, spesso alloggiati in tuguri fatiscenti, sfruttati e mal pagati da caporali e imprenditori nostrani. Da nord a sud, il loro impiego nelle campagne è capillare. È anche grazie alle loro braccia se certi prodotti arrivano sulle nostre tavole, eppure la loro vita resta confinata nel silenzio.
Secondo il primo Rapporto su caporalato e agromafie realizzato da Flai Cgil, si tratta di circa 700mila lavoratori tra regolari e irregolari, di cui circa 400mila coinvolti in forme di caporalato.

Leggi tutto...

telliniargentinodi Argentino Tellini
Non solo il Sulcis gronda sangue, nel deserto della Sardegna c'è un altro deserto, che sembra non essere più di moda : quello di Porto Torres e della fine del sogno industriale. In una città di 22mila abitanti ci sono 5mila disoccupati e altre 3mila fra cassa integrazione e mobilità. Se ci aggiungiamo i pensionati ci accorgeremo che è una città dove non lavora nessuno, con percentuali di disoccupazione giovanile che sfiorano il 70 %...
Eppure non si muove nulla in questa città cimitero e in tutto il sassarese, salvo qualche manifestazione sindacale. Nel Sulcis almeno protestano, qui la gente non ha voglia nemmeno di fare quello, avvolta da un'apatia e da una rassegnazione senza precedenti.

Leggi tutto...

grillobeppedi Enzo Lanciano
L'onda lunga della protesta anti-casta che ha alimentato la crescita nei sondaggi del movimento di Beppe Grillo sembra già spegnersi, ben prima dell'inizio della vera campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. E non poteva essere altrimenti. Il M5S, non appena è stato messo sotto osservazione in modo più attento e circostanziato dai media, ha evidenziato tutte le sue debolezze. Non c'è voluto molto per capire che è affatto un movimento "dal basso" o sinceramente "democratico", ma bensì una creatura costruita accuratamente dall'alto dalla coppia Grillo-Casaleggio, con una finalità meramente "economica" ben prima che politica o sociale.

Leggi tutto...

pannellofotovoltaicodi Luca Aterini
L'ideologia del mercato come portatore sano di equilibrio - sempre e comunque - ha condotto l'Italia, il terzo paese manifatturiero d'Europa, a far muovere a tentoni la propria economia in un mondo ogni giorno più complesso e interconnesso. A fronte di difficoltà crescenti, il corpo pubblico ha progressivamente abbandonato le redini della politica industriale del paese, oggi praticamente assente, lasciandolo senza un indirizzo da seguire per uscire dal pantano della crisi. Mentre l'ultimo rapporto Censis ci aiuta dunque a dipingere un'Italia frastornata e stanca, non possiamo esimerci dal domandarci come procedere ad un'inversione di rotta.

Leggi tutto...

napolitanogiorgiodi Redazione Il Fatto Quotidiano
“E' una decisione che spetta unicamente al presidente della Repubblica ma - dice Gianfranco Fini - è prevedibile che si voti a febbraio, può essere anche il 10. Dipende tutto dai tempi di approvazione della legge di stabilità". Intanto per Napolitano inizia una settimana densa di impegni
I partiti stanno facendo i conti sulla possibile data delle elezioni dopo l’accelerazione impressa ieri da Mario Monti che, allo stato, ritiene inappellabile la sua decisione di dimettersi subito dopo il varo definitivo da parte del Parlamento della legge di stabilità.

Leggi tutto...

doha1di Marco Berlinguer
Sono grami i frutti dell'appuntamento sul clima appena concluso a Doha. Se si pensa che la vigilia era stata marcata da uno studio della Banca Mondiale che prospetta, in mancanza di una drastica riduzione di emissioni di anidride carbonica, uno scenario di aumento della temperatura globale entro la fine del secolo di 4 °C, e non piú di "solo" 2, è difficile non constatare ancora una volta l'inadeguatezza dei governi del mondo nel guidarci verso i cambiamenti necessari ad affrontare le grandi sfide globali.
Il documento finale che contiene impegni più avanzati rispetto agli accordi finora sottoscritti è stato firmato solo da Unione Europea, Australia, Svizzera e Norvegia.

Leggi tutto...

balestrininanniMaria Elena Scandaliato
È distaccato, Nanni Balestrini. Quasi indifferente. Parla della sua città –Milano –come se non gli appartenesse, come se fosse parte di un presente troppo distante dai suoi ricordi. «Io sono contro ogni forma di identità», puntualizza, prima di iniziare a registrare. «Non mi considero milanese più di quanto non mi consideri romano, o parigino, o moscovita».

Leggi tutto...

FB Ezio Locatelli

 

fabrosa

 

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Skill Alexa ANPI

Responsabile organizzazione

Conferenza di Organizzazione

Relazione di Ezio Locatelli

 

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno