fiom1di Mirco Viola
I metalmeccanici della Fiom tornano in piazza, questa volta per il contratto nazionale. Tema che, ovviamente, non esclude la vertenza Fiat, ma che anzi si intreccia con essa indissolubilmente. Il timore della Fiom è che, come nel caso della Fiat, ma come anche nel recente accordo sulla produttività Confindustria-Cisl-Uil e a causa delle pressioni del potente gruppo Finmeccanica, si possa ripetere la logica degli accordi separati. Così, domani 5 dicembre e giovedì 6 si terranno 8 ore di sciopero con manifestazioni territoriali.
Innanzitutto le accuse a Finmeccanica, accusata dalla Fiom di essere «responsabile dell'accordo separato che si sta consumando sul contratto nazionale».

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notav protestedi Mauro Ravarino
«Le garanzie democratiche non sono in dubbio solo al di qua delle Alpi, in Val di Susa. Lo sono anche in Francia, nella tranquilla Lione, blindata all'inverosimile. È stata una giornata dura, estenuante. Hanno cercato in ogni modo di non farci raggiungere la città capoluogo del Rhône-Alpes, di impedircelo con controlli continui» racconta Nicoletta Dosio, mentre torna verso il pullman e il freddo della sera gela i volti dei No Tav. Sono bloccati «come prigionieri», in attesa di ripartire per il Piemonte, la polizia spara un lacrimogeno contro i passeggeri, mentre nella piazza parte una carica contro trecento No Tav francesi.

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121106grillodi Federico Mello
La “democrazia diretta” che dovrebbe spazzare via la “vecchia politica” dura giusto qualche minuto. Il tempo di un paio di clic e il gioco è fatto. Ieri sono partite le “Parlamentarie ”, le primarie online disposte da Grillo e Casaleggio per designare i fortunati che andranno a rappresentare i 5Stelle al Parlamento della Repubblica.
Scordatevi i gazebo, scordatevi le code, le discussioni in sezione su quale candidato rappresenti al meglio la linea politica, scordatevi capannelli di militanti liberi di dire la loro. Qua le opzioni a disposizione sono poche, la trasparenza inesistente, i controlli nulli.

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121129grillo casaleggioda Pubblico
Sulle “Parlamentarie”, le primarie online lanciate da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, sono numerosi e i dubbi ed i malumori che circolano sui forum e le pagine Facebook dei militanti Cinque Stelle. Un attivista in particolare, Fulvio Biagini, ha pubblicato una lista di venti domande al due Grillo-Casaleggio, poi riprese da blogger, community online e gruppi del movimento.
Si chiedono chiarimenti sulle trasparenza della procedura di voto, sul famoso “portale” promesso da anni che avrebbe dovuto permettere ai militanti di discutere e votare le proposte di Grillo, sul fantomatico “staff” che amministra materialmente il portale del Cinque Stelle.

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121204magridi Aldo Garzia
Sabato 1 dicembre, aula magna del comune di Recanati senza più posti a sedere, quando si presenta il volume Alla ricerca di un altro comunismo, dedicato a Lucio Magri (1932-2011). A organizzare l'iniziativa, con l'editore Il Saggiatore, è l'Istituto Gramsci delle Marche, presieduto da Carlo Latini. È passato un anno da quando Magri, tra i fondatori del Manifesto, direttore insieme a Rossana Rossanda del mensile uscito nel 1969, e poi della seconda edizione (1999-2004), ha deciso di lasciarci. Ora è sepolto proprio a Recanati, accanto alla moglie Mara, in un piccolo cimitero che guarda la valle marchigiana che ispirò alcune delle più belle poesie di Giacomo Leopardi.
Magri si fece promettere dagli amici e compagni più intimi che alla sua morte non dovevano esserci cerimonie particolarmente enfatiche.

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121129cambiamentodi Roberto Gramiccia
Non c’è dubbio che sabato 1 dicembre al Teatro Vittoria di Roma sia accaduta una cosa importante. Si è assistito, infatti, al successo notevole e non scontato ottenuto dai firmatari dell’appello “Cambiare si può”. Un successo indubbio che non  ha escluso (e forse non poteva farlo) qualche chiaroscuro. Tanta gente, anche se il dato quantitativo non va enfatizzato, a fronte delle aspettative che si erano create. Una tensione alta negli interventi che si sono succeduti e una buona capacità di analisi e di proposta, sulle quali solo a tratti hanno prevalso istanze emotive e spunti di un certo populismo di sinistra.

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121204cambiaresipudi Tiziana Barillà
«Siamo quelli di Genova, che protestavano perché il 20 per cento delle persone controllava l’80 per cento delle risorse», dice Vittorio Agnoletto, ex eurodeputato della Sinistra europea. «Oggi, dopo 10 anni, l’8,7 per cento controlla l’82 per cento delle risorse. Questo sistema non va. È necessario proporne uno alternativo, è necessario che le lotte sociali trovino una rappresentanza politica». Il primo dicembre,  si è tenuta l’assemblea costituente del Quarto polo, Cambiare si può. Minimo comun denominatore: l’antiliberismo. Il battesimo di una lista unitaria per le elezioni politiche del 2013 alternativa a Monti, ma anche al centrosinistra.

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121121germaniadi Vladimiro Giacchè
In questi ultimi anni, il rapporto tra i mercati finanziari e le autorità politiche in Europa è stato piuttosto schizofrenico. I mercati sono venerati e seguiti quando si tratta di far passare misure antipopolari «per riconquistare la fiducia dei mercati», ma vengono ignorati quando dicono verità sgradevoli. Si spiega anche così la poca attenzione che è stata prestata ai report pubblicati nelle ultime settimane da diverse banche d’affari sulla situazione del sistema finanziario europeo. Una situazione che si può riassumere con la formula coniata qualche mese fa dagli analisti di Morgan Stanley: è in atto la balcanizzazione finanziaria dell’Europa.

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121203dipietro demagistrisdi Luca Sappino
Dopo l’assemblea di “Cambiare si può”, dei professori ex girotondini, di Paul Ginsborg e Marco Revelli, che ha riempito il teatro Vittoria sabato a Roma, ieri un altro tassello nel progetto arancione di Luigi de Magistris, si colloca nel posto giusto. Antonio Di Pietro ha così scritto sul suo blog: «Noi dell’Italia dei Valori ci facciamo artefici, senza alcuna mira egemonica, con spirito di servizio nei confronti del Paese e del centrosinistra, di un percorso che porterà alla sintesi di tutte le correnti che si stanno muovendo in questa grande area».

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121130cambiaresipuoL'Assemblea riunita al Teatro Vittoria il I dicembre 2012
Riconosce la necessità di una proposta elettorale autonoma e nuova, anche nel metodo, capace di parlare a un'ampia parte del Paese
Invita tutte le realtà locali interessate a questo progetto a promuovere assemblee nei territori, con la più ampia partecipazione dei cittadini, , nei giorni 14 o 15 dicembre
Dà mandato ai promotori dell'Appello "cambiare si può" di indire entro il mese di dicembre una seconda assise nazionale al fine di valutare l'esito della consultazione nei territori.

FB Ezio Locatelli

 

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Relazione di Ezio Locatelli

 

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