Car@ compagn@

chiediamo a tutte le realtà territoriali che ancora non l’abbiano fatto di provvedere con urgenza all’invio dei cedolini di riscontro del tesseramento 2023 di competenza del nazionale alla direzione nazionale. Tali cedolini devono essere debitamente compilati con i dati degli/le iscritt@.

Come per i Congressi precedenti anche per quanto riguarda lo svolgimento del prossimo Congresso di Rifondazione Comunista, ai fini del computo della platea delle/dei delegat@, sarà tenuto in considerazione il numero delle/degli iscritt@ certificat@ e non semplicemente il dato dichiarato. Pertanto è della massima urgenza provvedere all’invio di quanto sopra all’indirizzo:

Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
presso MAIL BOXES Etc. - Centro MBE 0691
Via Francesco Carrara 1
00196 Roma

Chiediamo ai regionali di attivarsi al fine di garantire che tutte le federazioni di propria competenza adempiano all’impegno di cui sopra.

Per comunicazioni, informazioni rivolgersi a Giancarlo Ilari al num. 3296149269 o via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Saluti Comunisti

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, Resp.le Organizzazione Prc-Se

Giancarlo Ilari
Responsabile Tesseramento Prc-Se

P.S. si ricorda l'importanza di caricare i dati degli iscritti 2023 e rinnovi 2024 sulla piattaforma on line, questo il collegamento alla circolare con le note per l'utilizzo della piattaforma.

Mi complimento con la nuova sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi per la bocciatura del progetto di inceneritore, voluto dalla Regione Umbria e che dovrebbe entrare in funzione nel 2029. E' un segnale positivo di rottura e rinnovamento da parte della nuova amministrazione di Perugia che merita plauso e sostegno.

L'amministrazione di Perugia considera il progetto fuori dal tempo, sorpassato, antieconomico e risponde con le alternative:
riduzione dei rifiuti a monte, supporto istituzionale a progetti imprenditoriali, iniziative sociali e pratiche civiche volte alla riparazione, al riuso e al riciclo, economia circolare e strategia "rifiuti zero".
Lo stesso dovrebbe fare Gualtieri invece di approfittare dei poteri commissariali per rendere Roma schiava di un impianto scellerato, che non servirà per il Giubileo e in ritardo di decenni rispetto alle numerose alternative, politiche, industriali, strategiche e tecnologiche, che tutelano economia, ambiente e territori guardando al rifiuto come una risorsa. Gualtieri prenda esempio da Perugia e cambi strada.

Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

di Ezio Locatelli* -

E’ stata una scelta politica ancor prima che rievocativa quella di dedicare la tessera del 2024 di Rifondazione Comunista a Lenin, a cent’anni dalla sua morte. Una scelta, volta a richiamare i molti motivi di attualità di un grande pensatore rivoluzionario e dirigente comunista il cui nome è indissolubilmente legato alla Rivoluzione d’Ottobre, l’uomo che ha segnato profondamente la storia del movimento operaio e socialista internazionale e della lotta di emancipazione di interi popoli oppressi. Innanzitutto l’impegno contro la guerra, il richiamo ad alcune parole d’ordine che tengono insieme la lotta per la pace con la lotta per la giustizia sociale, contro ogni forma di sfruttamento.

“I socialisti – dice Lenin – hanno sempre condannato le guerre fra i popoli come cosa barbara e bestiale. Ma il nostro atteggiamento di fronte alla guerra è fondamentalmente diverso da quello dei pacifisti borghesi (fautori e predicatori della pace) e degli anarchici”. Da essi “ci distinguiamo in quanto comprendiamo l’inevitabile legame delle guerre con la lotta delle classi all’interno di ogni paese...”.

Si tratta di una indicazione fondamentale. Senza accortezza per questo legame, con la sola retorica della pace, con la riduzione della politica a <gioco> politico, non c’è possibilità alcuna di distruggere la cultura dominante della guerra. Bisogna che esista una capacità di lotta, un’attivazione di forze conflittuali, di soggetti concreti capaci di modificare i rapporti di forza. Bisogna che cresca il protagonismo, il peso di larghe masse lavoratrici e popolari. Cosa possibile, oltre che necessaria, a condizione di stringere i temi della pace a quelli della lotta allo sfruttamento, alla povertà salariale, al carovita, alla cancellazione di fondamentali diritti sociali, detto in una parola alla lotta per la giustizia sociale. A condizione di dare risposte a milioni di persone che devono combattere quotidianamente per la propria sopravvivenza materiale.

La tessera di quest’anno a Rifondazione Comunista è anche l’occasione per riscoprire, dal punto di vista pratico, l’enorme lascito di elaborazione e di azione politica di Lenin. Lukas definisce Lenin “un teorico della prassi” per porre in rilievo la sua capacità di combinare conoscenza, levatura teorica, azione pratica. La sua capacità di non perdere il filo conduttore di tutti i problemi quotidiani, politici ed economici, teorici e pratici, di agitazione e di organizzazione che egli riconduce all’attualità della rivoluzione proletaria.

La pace stessa implica un processo rivoluzionario, la rimessa in discussione delle radici del sistema di guerra e sfruttamento. Nella miseria della politica di oggi si sono perse le tracce dell’idea di rivoluzione, di lotta di liberazione delle classi subalterne. Si badi bene, un'idea della rivoluzione che non significa che la stessa possa realizzarsi in qualsiasi momento, a prescindere da condizioni sociali <favorevoli>, dal movimento reale, ma idea di rivoluzione che diventa unità di misura per ogni scelta politica immediata. Il che, sia detto, porta Lenin oltre che a essere fermo critico di ogni forma di dogmatismo e estremismo a essere strenuo oppositore dell’opportunismo interno ed esterno al proprio partito, a quello della maggioranza della socialdemocrazia europea che vivacchia alla giornata nelle pieghe del sistema capitalistico.

Il compito del partito, per Lenin, è quello di agire sul piano organizzativo come fattore costitutivo di rapporti di forza, generatore di iniziative, organizzatore del conflitto sociale, dell’antagonismo di classe stando in stretto rapporto con le lotte e le sofferenze delle masse. Trasformare il socialismo in una forza significa questo, adempiere al compito di partito operante che impara dalla lotta e dai metodi di lotta delle masse, che promuove esperienze di radicalità democratica, di potere popolare, di autorganizzazione sociale.

Una concezione del partito e della democrazia imperniata su un'idea della centralità delle masse e della trasformazione sociale distante anni luce da quelle attualmente in voga. Distante dalla maschera democratica dell’oligarchia, distante dai partiti elitari, di opinione, isomorfi, varianti della stessa cosa, che anche a sinistra hanno oscurato ogni rapporto strutturale tra azione, classe e sistema politico. Partiti che non vanno oltre i siparietti montati e animati in maniera artefatta intorno al leader di turno, partiti che hanno ridotto i loro membri a una platea libera di sperticarsi tra l’applauso o il mugugno ma senza possibilità di partecipazione. Come ci ricordano i giovani comunisti con lo slogan che hanno scelto per loro tessera di quest’anno:“i popoli scrivono la loro storia”.

Ben sappiamo che i tempi storici e sociali vissuti cent’anni fa sono alquanto diversi da quelli attuali ma questo nulla toglie all’importanza, all'utilità di un pensiero e di una esperienza rivoluzionaria fondata di cui dobbiamo riappropriarci. Facciamolo di contro ai tentativi di manomissione, ai pregiudizi, ai luoghi comuni il cui unico intento è cancellare una storia, un'idea di futuro contro ogni forma di sfruttamento e di guerra.

Riscopriamo questa idea radicale di futuro con le parole di Lenin in “Che fare?“: “Se l’uomo fosse completamente sprovvisto della facoltà di sognare…se non sapesse andare oltre il presente …quale impulso mi domando l’indurrebbe a cominciare e a condurre a termine grandi e faticosi lavori nell’arte, nella scienza e nella vita pratica?”. Sognare e lavorare per l’attuazione del sogno senza perdere di vista la realtà. Facciamo in modo che l’iscrizione a Rifondazione Comunista non abbia solo riguardo a una iconografia (Lenin detestava qualsiasi forma di culto della personalità) ma sia volta a un impegno di rilancio e di rinnovamento di un progetto che sia realmente di trasformazione sociale.

*segreteria nazionale Prc-Se,
responsabile nazionale organizzazione

Ezio Locatelli* -

E’ con dolore che apprendo della morte di Silvano Giai, compagno di tante battaglie No Tav a cui ero legato anche da un rapporto di amicizia e di tante frequentazioni. Silvano era malato da tempo ma non per questo si era arreso. Ha continuato sino all’ultimo a impegnarsi, a fare la sua parte. L’ultima volta che ci siamo visti, due mesi fa, abbiamo discusso di vini, della nuova edizione del Critical Wine No tav, una sua creatura che raccoglie produttori da tutta Italia all’insegna del motto Terra e Libertà. Poi ci siamo sentiti ancora, l’ultima volta poco più di due settimane fa. Come al solito era lui che chiedeva per primo “come va?”. No Silvano come vai tu? ”Combatto, faccio il possibile”. Mi mancherai Silvano. Mancherai tantissimo a Nicoletta che ti ha avuto sempre al suo fianco nella lotta no Tav. Mancherai a molti, in particolare al movimento No Tav della Valle di Susa che ti ha visto sempre come uno dei compagni più presenti e preparati nella lotta contro la distruzione di una Valle. Avevo fatto la scelta di iscrivermi a Rifondazione Comunista a Bussoleno per il legame forte costruito con il movimento No Tav, con te e Nicoletta a cui va in questo momento la mia vicinanza di pensiero. Ora è venuto il momento che tu Silvano possa riposare in pace. Continueremo noi a combattere quella che è stata la tua battaglia per un mondo migliore e più giusto.
Qui, alla Credenza di Bussoleno, con Silvano, l’8 dicembre 2024 al termine della manifestazione

Resp Organizzazione PRC-S.E.

Car@ compagn@

per mettere a punto la ripresa e il rilancio della campagna di tesseramento di Rifondazione Comunista 2024, è convocata la riunione delle segretarie/segretari e delle responsabili organizzazione e/o del tesseramento regionali per venerdì 5 luglio 2024 alle ore 21.00.

Nel frattempo chiediamo alle/ai compagn@ in indirizzo di provvedere ad espletare le incombenze indicate nella circolare del 24 giugno, in particolare in tema di raccolta dati 2024, di riconsegna tagliandi 2023, di implementazione del programma di digitalizzazione. In caso di impedimento delle/dei compagn@ in indirizzo occorre garantire che in ogni caso i regionali siano rappresentati da compgn@ delle segreterie regionali.

Il giorno precedente alla riunione, vi invieremo il link per il collegamento.

All’incontro parteciperà il segretario nazionale Maurizio Acerbo.

Saluti comunisti

Ezio Locatelli, segreteria nazionale,

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno