Rifondazione Comunista aderisce alla campagna "Non Paghiamo". Invitiamo tutte e tutti i cittadini e le cittadine a visitare il sito https://www.nonpaghiamo.it/ e ad aderire, e consideriamo ottima la proposta di organizzare assemblee popolari in tutte le città per organizzare la protesta.
Un segnale vero, di rottura, non le ipocrite piazze lanciate dal PD, che la crisi energetica l'ha creata con la folle decisione di trascinare il Paese in guerra, contro il caro bollette.
Questo inverno, se le bollette non diminuiranno, decine di migliaia di persone non riusciranno neanche a riscaldarsi.
Milioni di persone saranno costrette a scegliere tra scaldarsi o mangiare.
Una famiglia su 3 sarà costretta alla povertà energetica.
Sono più di otto milioni le famiglie a rischio e già ora il 15% delle utenze ha smesso di pagare.
Noi proponiamo 4 soluzioni semplici e coraggiose:
-tassazione al 90% degli extra profitti
- blocco aumenti
-nazionalizzazione del servizio elettrico
-finanziamenti alle rinnovabili.

“NOI non paghiamo” le scelte scellerate, impopolari, guerrafondaie e
contro il diritto ad una qualità della vita degna, sancito dalla Costituzione Italiana, dalla Carta europea dei diritti fondamentali e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Pace subito!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, responsabile ambiente, PRC-S.E. candidati di Unione Popolare con de Magistris

Massima solidarietà solidarietà alla nostra compagna Elena Mazzoni, responsabile ambiente del partito e attivista ambientalista, che ieri è stata convocata in questura, insieme ad altre ed altri attiviste e cittadini dei Castelli Romani, dopo aver contestato pacificamente il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha dato il via libera all'inceneritore di Gualtieri, progetto escluso dallo stesso piano rifiuti che aveva approvato in Regione.

Siamo di fronte a una vera e propria intimidazione nei confronti di chi difende il territorio, la salute e l'ambiente. Ci domandiamo se a Roma è vietato protestare contro l'inceneritore che ancora una volta è una proposta della destra che viene realizzata dal PD. Inceneritori e rigassificatori sono un punto condiviso dell'accordo sottoscritto dal PD con il confindustriale Calenda che propone la militarizzazione dei siti di inceneritori, discariche, centrali, ecc. per difendere gli affari delle solite lobby. Mentre PD e Calenda nell'accordo non menzionano l'antifascismo e la difesa della Costituzione, Elena e gli altri attivisti dovranno difendersi in Tribunale per un reato disciplinato da un testo del 1932, antidemocratico, fascista ed incostituzionale.
Mentre M5S e Si/Verdi alla Regione Lazio e al Comune di Roma neanche aprono la crisi sull'inceneritore noi sul territorio lavoriamo con le cittadine/i per fermare una scelta sbagliata e obsoleta.
Questa è l'Unione Popolare a cui stiamo lavorando con Luigi De Magistris: attiviste/i e cittadine/i che lottano per i beni comuni contro il partito unico della devastazione ambientale.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista

Condividiamo il comunicato della Rete Ecologista dei Castelli Romani a cui va tutto il nostro sostegno:

Gravi Intimidazioni nei confronti dei e delle militanti della Rete Ecologista dei Castelli Romani e del No. Inc./Presidio Permanente lotta contro la discarica

Nella giornata di ieri il Commissariato di Genzano Di Roma ha fatto fioccare denunce nei confronti dei cittadini e delle cittadine macchiatisi della "grave" colpa di aver provato a contestare il sostegno del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti al mortifero progetto di Gualtieri, durante l'iniziativa organizzata dai Giovani Democratici di Genzano
dello scorso 29 luglio, tra l'altro da lui disertata.

Il reato contestato è l'art.18 del TUPS del 1932, "manifestazione non autorizzata", un testo fascista, antidemocratico ed incostituzionale di cui le forze di polizia hanno approfittato per reprimere il legittimo dissenso di chi lotta per difendere il proprio territorio.

Queste denunce pretestuose rafforzano la nostra convinzione di essere dalla parte giusta e non fermeranno la nostra azione, volta a far avvicinare sempre più persone alla battaglia per la chiusura della discarica e contro il progetto di inceneritore di Gualtieri.

NESSUNA RESA, NESSUN PASSO INDIETRO, LA LOTTA NON SI FERMA!

Elena Mazzoni* -

Il 28 luglio avremo consumato totalmente le risorse che il pianeta produce in un intero anno.
Risorse non rinnovabili e che stiamo esaurendo. Una di queste è l’acqua.
La crisi idrica di questi giorni non è né una calamità né un’emergenza, ma conseguenza dei cambiamenti climatici e di un uso dissennato delle risorse naturali nelle attività industriali e nell’agricoltura.
Il Governo e le regioni, invece di attuare la riconversione ecologica necessaria da anni, continuano ad operare nella logica dell’emergenza con provvedimenti tampone e a finanziare lo stesso sistema produttivo che ci ha portato all’orlo del collasso.
La valle del Po è un luogo simbolo dell’irrazionale valorizzazione del valore fine a se stessa.
Noi non ci arrendiamo a questo stato di cose.
Vogliamo agire fuori dal sentiero della competizione tra territori promuovendo invece un coordinamento cooperativo tra di essi, lavorando su soluzioni condivise e democratiche che portino persone e territori fuori dai pericoli costruiti da un’economia irresponsabile.
RIFONDAZIONE COMUNISTA SI MOBILITA LUNGO IL PO, DAL PIEMONTE AL POLESINE, PER CHIEDERE DI CAMBIARE STRADA!
Il 27 e 28 luglio i nostri circoli si attiveranno per sensibilizzare su questi temi le popolazioni rivierasche del Po. Una catena simbolica per unire i territori nel nome di una alternativa comune e di una riconversione ecologica e sociale dell’economia, nell’interesse di tutte e di tutti.

*Responsabile ambiente PRC-S.E

IL 28 LUGLIO 2022 SARÀ #OVERSHOOTDAY, Il GIORNO DEL DEBITO ECOLOGICO
#overshooday2022 #siccità #Po

di Ezio Locatelli -

Prostratevi alla mia persona, alle mie direttive, al mio comando. Questo il succo del discorso di Mario Draghi al Senato. Testualmente: “serve un nuovo patto di fiducia…come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il paese”. Diamine! Non ci eravamo accorti di questo miglioramento e nemmeno se ne sono accorti svariati istituti di ricerca che hanno rilevato in questi mesi l’aumento spaventoso delle diseguaglianze sociali, delle povertà, della precarietà. Che hanno misurato gli effetti devastanti della guerra riguardo la condizione esistenziale di milioni di persone. Ma forse l’illusionista Draghi, a proposito di miglioramenti, si riferiva ai vantaggi e ai profitti oltremisura concessi al mondo della grande finanza e delle grandi imprese. Sempre Draghi dall’alto della sua posizione di tecnocrate incaricato di formare un governo prone agli interessi economici dominanti: “I partiti e voi parlamentari — siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a confermare quello sforzo che avete compiuto nei primi mesi, e che poi si è affievolito?”. Detto in altre parole siete pronti a sottomettervi alle politiche neoliberiste, atlantiste, di guerra portate avanti dalla mia persona in nome e per conto delle grandi potenze economiche del mondo cosiddetto libero? Il più solerte a rispondere un sì convinto, da primo della classe, il segretario del Pd Enrico Letta. Miseria della politica politicante. Peccato che Draghi o non Draghi al governo l’instabilità politica da qui in avanti diventerà un fatto sempre più rilevante. Un fatto che prima ancora di essere il frutto di frizioni interne al sistema è il prodotto di contraddizioni sociali, di fratture con quella parte consistente di popolazione che resta fuori dal sistema. Nella società cova un dissenso e una protesta per il peggioramento della propria condizione sociale e lavorativa che può diventare la leva per una nuova fase di lotte, di conflitti e di possibile cambiamento. Lavoriamo e organizziamoci per dare il massimo di impatto a questa fase di possibile cambiamento oltre che di ricostruzione di una nuova soggettività politica a sinistra.

locatelli20

Care compagne/i

trasmettiamo copia delle Linee di indirizzo assunte dal CPN e approvate in via definitiva dalla Direzione Nazionale del 6/07/2022 “Immaginare il futuro, cambiare il presente”, per lo svolgimento della V Conferenza Nazionale di Organizzazione che si svolgerà il 25/26 settembre 2022.

La Conferenza nazionale sarà preceduta da Conferenze di Circolo e/o di Federazione e da assemblee regionali previste dall’art. 21 dello Statuto in base al regolamento che viene anch’esso trasmesso in allegato. Nei prossimi giorni vi verranno trasmessi copia dei verbali, questionari e altri materiali utili allo svolgimento delle Conferenze.

Auguriamo a tutte e tutti una proficua discussione volta a riorganizzare l’iniziativa sociale e il progetto politico del nostro Partito, ovviamente tenuto conto degli obiettivi politici che ci siamo dati nel documento approvato dall’ultimo Cpn “Costruire la coalizione popolare contro la guerra”.

Saluti Comunisti

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile nazionale Organizzazione Prc-Se

 

  • Linee di indirizzo per la Conferenza Nazionale di Rifondazione Comunista - PDF
  • Regolamento - PDF

 

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