Sosteniamo la giusta battaglia del Coordinamento Italia libera da OGM – CILO – composto da 26 associazioni contadine, ambientaliste e della società civile, che proprio oggi ha lanciato la campagna italiana #ItaliaLiberadaOGM per promuovere la petizione europea #IchooseGMOfree che mobiliterà cittadinə comunitarə con l’obiettivo di prevenire la deregolamentazione dei nuovi OGM.

Una petizione importante che vuole dare voce a cittadinə ed agricoltorə per ribadire che dobbiamo avere il diritto di decidere cosa mangiamo e coltiviamo nei nostri campi, rivolta ai decisori nazionali e ai membri del Parlamento europeo, per chiedere loro di prendere posizione contro la deregolamentazione nuovi OGM in Europa voluta delle lobbies dell’agribusiness a scapito del principio di precauzione e dei diritti di consumatorə e produttorə.
Il governo italiano è favorevole a questa follia, FERMIAMOLO, e fermiamo la narrazione di comodo che vuole i nuovi OGM la soluzione per la crisi alimentare ed economica che la follia bellicista sta alimentando

Chiediamo insieme al #CILO che i nuovi OGM siano sottoposti alle stesse regole di quelli “vecchi”, cioè tracciabilità ed etichettatura e che l’Italia si schieri contro la loro coltivazione, difendendo il Made in Italy e la scelta di restare un paese libero da OGM!
Firma la petizione seguendo le indicazioni presenti sulla pagina fb ufficiale del CILO Italia libera da OGM - vecchi e nuovi | Facebook.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Elena Mazzoni, responsabile ambiente, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

Care compagne e cari compagni,

da decenni siamo in emergenza casa: 650.000 famiglie nelle graduatorie comunali in attesa di un alloggio, il 95% degli sfratti sono per morosità incolpevole;

Con l’emergenza sanitaria e la conseguente grave crisi economica sono cresciute le diseguaglianze e le famiglie in povertà o a rischio della medesima.

Sono in stato di povertà assoluta più di 2 milioni di famiglie (5,6 milioni di persone), tra cui aumentano anche quelle con lavoratori occupati e famiglie numerose, con più di 4 o 5 componenti.

Il 43% famiglie che vivono in affitto sono in stato di povertà conclamata. Parliamo di circa 856.000 famiglie (dati Istat)

Questi dati, uniti all’assoluta mancanza di risorse per un piano straordinario casa adeguato al bisogno, le insufficienti risorse per evitare o fronteggiare gli sfratti in tempi di pandemia, delineano un quadro drammatico e foriero di gravi tensioni sociali: la scelta scellerata di non prorogare il blocco dell’esecuzione degli sfratti, si tradurrà nei prossimi giorni e mesi in circa 130 / 150 mila sfratti per morosità incolpevole.

Fare il punto delle realtà territoriali dove operano gli sportelli casa sui territori, approfondire la petizione all’ONU per bloccare gli sfratti sono i temi dell’incontro di mercoledì 20 aprile, ore 21.00, nella diretta facebook.

La petizione all’ONU è uno strumento usato soprattutto in Spagna e Portogallo e ancora poco in Italia, deve essere agito in tempo (almeno 2 mesi prima della data dello sfratto) laddove ci sono requisiti specifici come la presenza di anziani o portatori di handicap nel nucleo interessato. L’ONU interviene chiedendo la sospensione o la soluzione per la famiglia sfrattata. Promuovere una campagna del partito di difesa del bisogno casa e resistenza agli sfratti rilanciando anche lo strumento della petizione all’ONU.

Ottenere decine di interventi dell’ONU per far esplodere la drammaticità dell’emergenza casa. L’obiettivo è ottenere la sospensione degli sfratti e rompere il muro dell’indifferenza di Governo e Parlamento, davanti alla prospettiva di migliaia di famiglie che rischiano di finire in mezzo alla strada: finanziamento di un piano straordinario casa che abbia tempi certi, istituzione di cabine di regia territoriali per la graduazione degli sfratti e il coinvolgimento degli Enti Locali, il passaggio da casa a casa.

Nell’incontro di mercoledi 20 aprile, ore 21.00, diretta facebook, sono previsti gli interventi di:

Monica Sgherri, responsabile PRC diritto alla casa diritto all’abitare

Massimo Pasquini, centro studi Unione Inquilini,

Alessandro Scassellati, Transform, “petizione all’ONU per bloccare gli sfratti. Come fare”

Irene Aurora Paci, rete sciopero degli affitti

Conclude Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista.

Hanno garantito il loro intervento le compagne e i compagni che operano negli sportelli sui territori.

In allegato il volantone dell’iniziativa e il “manuale di autodifesa sfratti”, a cura di Transform, con il materiale per fare la petizione all’ONU.

https://www.facebook.com/rifondazione.comunista

Fraterni saluti

Ezio Locatelli, segreteria nazionale - responsabile Organizzazione Prc-Se
Monica Sgherri, responsabile diritto alla Casa, diritto all’Abitare Prc-Se

- Manuale di autodifesa dagli sfratti

2022 0420 volantino

di Ezio Locatelli* -

Una spaccatura netta tra paese reale e paese legale che apre varchi e nuove possibilità fino a ieri impensabili. Come abbiamo potuto vedere in questi giorni da alcuni sondaggi tre cittadini su quattro non vogliono né aumenti di spese militari né invio di armamenti a Kiev. Non lo vogliono non certo per ignavia o collusione col “nemico” come piace dire ai professionisti della disinformazione. Semplicemente ritengono l’escalation militare controproducente, suscettibile di portarci dritti e filati alla catastrofe, al suicidio anziché favorire la costruzione della pace. Dunque il bombardamento mediatico, martellante di queste settimane non ha sortito l’effetto voluto, non ha interdetto il senso della realtà in milioni di persone, in specie tra i settori popolari.
Una spaccatura tra paese reale e paese legale che non riguarda solo l’orrore della guerra, le cifre impressionati del riarmo come uno dei migliori affari del momento ma il tema delle priorità sociali e politiche da perseguire. Per la stragrande maggioranza delle persone l’esigenza della pace va di pari passo alla richiesta d tutela di alcuni diritti fondamentali di dignità sociale, di sussistenza (i diritti al lavoro, al reddito, alla casa, alla salute, ecc.). Risposte che mancano da parte di una classe dirigente dedita all’appropriazione di denaro e di potere, di una classe che ha perso per intero ogni funzione sociale ed etica – ripugnante sentire parlare di “investimenti militari” come fa Draghi & Company - che lavora non alla rimozione ma alla promozione delle disuguaglianze. Risultato: una minuscola minoranza di ricchi in cima alla piramide sociale sta sempre più prendendo le distanze da una massa crescente di disoccupati, poveri, precari, persone in difficoltà. Per riprendere l’uscita di qualche anno fa di Warren Buffet, investitore finanziario, terza persona più ricca del mondo, “c’è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe ricca che sta facendo la guerra e stiamo vincendo”. Cinismo allo stato puro di un sistema che in ogni caso, dopo anni di pensiero unico, nella nuova fase di crisi della globalizzazione capitalistica, è colpito da una devastante crisi di credibilità.
Ora come tradurre questa spaccatura di consenso e di condizione sociale in cambiamento? Penso che il problema, tutto quanto da affrontare sul piano pratico e politico, sia quello di mettere in campo una forza di opposizione all’altezza della sfida del momento, in grado di sostenere e organizzare le ragioni di contrarietà alla cultura dominante della guerra e dello sfruttamento. Una forza in grado di trasformare il senso di rabbia, disagio, dissenso di gran parte dell’opinione pubblica riguardo le politiche governative in partecipazione, protagonismo, lotta politica, in conflitto sociale a cominciare dalla costruzione dei comitati contro la guerra e il carovita. E’ evidente che questa forza non può essere costituita solo ed esclusivamente da un piccolo partito come il nostro ma dall’aggregazione di più energie sociali e politiche oggi disperse in tanti rivoli. E’ importante lavorare a questa aggregazione unitamente al salto di qualità del nostro partito quale strumento indispensabile di giuntura e di battaglia politica. La campagna di tesseramento 2022 a Rifondazione Comunista rappresenta un tassello importante – ovviamente non l’unico – di questo lavoro di riaggregazione. Una campagna dedicata quest’anno alla splendida figura di Lidia Menapace, nostra compagna “partigiana, femminista, pacifista, ecologista, comunista” che ha lottato instancabilmente e gioiosamente per bandire la guerra, sotto ogni forma, dal mondo. Tocca a noi raccogliere il testimone di questo impegno esemplare di tutta una vita per un futuro migliore.

*segreteria nazionale, responsabile organizzazione Prc.Se

Cari compagni e cari compagni,

facendo seguito alla riunione che si è svolta il 23 marzo u.s. con i/le segretari/segretarie nonché con le/i responsabili organizzative/i regionali e provinciali sulla campagna straordinaria Tesseramento 2022 a Rifondazione Comunista, diamo conto di alcune indicazioni operative per lo svolgimento della stessa:

Da domenica 3 aprile, ricorrenza della nascita di Lidia Menapace a cui è dedicata la tessera di quest’anno, a domenica 10 aprile tutte le Federazioni e i Circoli sono tenuti a prendere contatto con le/i nostre/i iscritte/i per il rinnovo del tesseramento 2022 ed a organizzare in forma pubblica iniziative varie (attivi di Circolo, assemblee, gazebo in piazza, feste, ecc.) con all’ordine del giorno oltre che i temi cruciali del momento (in primo luogo l’opposizione alla guerra e alle politiche antisociali del governo) il rinnovo e la raccolta di nuove adesioni al nostro partito.

Otto giorni di campagna politica mettendo al centro l’iscrizione, l’autofinanziamento e il rafforzamento dell’iniziativa di Rifondazione Comunista con i gruppi dirigenti nazionali, regionali e provinciali che devono mettersi a disposizione. Ovviamente la campagna di tesseramento andrà avanti anche dopo il 10 aprile. L’obiettivo che dobbiamo porci è di andare subito al rinnovo del 50% delle iscrizioni dell’anno scorso per poi raggiungere il 100% entro luglio di quest’anno.

Di seguito alleghiamo due locandine da pubblicizzare sui profili face book o Instagram del partito e anche su quelli personali. Vi segnaliamo la possibilità di proiettare un docufilm su Lidia Menapace alla presenza, tra gli altri, del regista che lo ha realizzato. Per la programmazione di questo docufilm scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare il compagno Giancarlo Ilari al num. 3296149269.

Per verificare l’esito della campagna e definire gli ulteriori interventi da mettere in campo chiediamo a tutte le Federazioni di fornire il dato del tesseramento a conclusione degli otto giorni di campagna straordinaria.

Nel chiedere di prestare la massima cura per il buon esito della campagna Tesseramento 2022 chiediamo, altresì, di compilare sempre con la necessaria attenzione i moduli allegati alla tessera, invitandovi a scrivere in stampatello tutti i dati, compresa la mail, ed a verificare che tutte le copie del tagliando siano leggibili.

Vi invitiamo a scaricare e riempire i file allegati alla circolare del 31/1/22 di cui trovate il collegamento qui, utili per costruire l'anagrafe completa degli iscritti e delle iscritte ed inviarli alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vi ricordiamo che - come stabilito nel congresso - stiamo lavorando ad una piattaforma digitale per il tesseramento che potrà tra l’altro facilitare la costruzione dell’archivio degli iscritti e delle iscritte, utile strumento a tutti i livelli del Partito e per questo la compilazione del file di cui dicevamo sopra è fondamentale.

Grazie e buon lavoro

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, Responsabile Organizzazione Prc-Se

Giancarlo Ilari
Responsabile nazionale Tesseramento Prc-Se

tesseramento copertina

tesseramento quadrata

- Manifesto PDF

Con lo slogan #PeopleNotProfit il 25 Marzo torna lo SCIOPERO GLOBALE PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA e sociale indetto dai Fridays For Future.

Si tratta di una scadenza di particolare valore mentre il dramma della guerra Russia-Ucraina viene utilizzato per bloccare tutti i cambiamenti che la crisi economica, climatica, sociale e sanitaria aveva mostrato essere necessari e per cancellare ogni ipotesi di transizione ecologica, riaprire le centrali a carbone e riavviare le trivellazioni per produrre gas nazionale, rilanciare il nucleare.

La guerra in corso è un prodotto di un modello economico e sociale insostenibile fondato sull’accumulazione infinita di capitale che genera devastazione ambientale, crisi, disuguaglianza, pandemia e guerra.

La crisi della globalizzazione neoliberista e lo strapotere delle oligarchie capitalistiche planetarie sta conducendo l’umanità a sempre peggiori scenari catastrofici.

Al fallimento della Cop26 di Glasgow si aggiunge l’incubo della guerra.

È il momento di proporre un’alternativa ecosocialista, risarcire le popolazioni MAPA più colpite e storicamente oppresse, pretendere futuro e cura, ridistribuire le ricchezze, le tecnologie, il potere politico e pretendere soluzioni energetiche non impattanti sul piano ambientale e sociale, ridare al pubblico in forme democratiche il ruolo di intervento nell’economia con un green new deal radicale.

Basta mettere a rischio il futuro e la vita di miliardi di persone mentre l’1% accumula profitti anche durante pandemie e guerre. Le oligarchie capitalistiche dell'est e dell'ovest ci stanno conducendo verso la catastrofe climatica e la terza guerra mondiale.

L’incontro tra Fridays For Future e collettivo di fabbrica Gkn rappresenta un elemento di avanzamento positivo nella convergenza dei movimenti che auspichiamo.

Per questo parteciperemo e invitiamo a partecipare alle manifestazioni che si svolgeranno in molte città italiane per lo Sciopero Globale per il Clima indetto dai Fridays for Future venerdì 25 marzo e alla manifestazione nazionale di convergenza dei movimenti promossa dal Collettivo di fabbrica Gkn sabato 26 marzo a Firenze.

Giudichiamo molto positivamente che la FLC CGIL abbia indetto lo sciopero della scuola consentendo agli insegnanti di andare in piazza domani insieme agli studenti. Si tratta di una scelta che speriamo sia seguita in futuro da tutto il movimento sindacale perché senza le classi lavoratrici non si riuscirà a imporre una vera riconversione ecologica dell’economia a governi sempre subalterni alle grandi imprese e al capitalismo finanziario.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, responsabile ambiente del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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