Un investimento per il presente e per il futuro

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"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese"
(art. 3 della Costituzione) "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento"
(art. 33 della Costituzione)

 

Queste sono le ispirazioni che animano il nostro lavoro. In coerenza con quanto scritto nella Costituzione repubblicana è nostra convinzione che il Sapere sia un bene comune non mercificabile né privatizzabile. Siamo convinti che ogni cittadino abbia diritto a un'istruzione pubblica e gratuita. Essa deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana e al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Come è scritto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra le Nazioni, i gruppi etnici e religiosi, e deve favorire il dialogo e la pace fra i popoli. Tutti i cittadini hanno diritto a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità a cui appartengono, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici. Indipendentemente dal sesso, dalla religione, dalla nazionalità e dall'orientamento sessuale, ognuno ha diritto al libero svolgimento dell'attività scientifica, letteraria e artistica. La Conoscenza così intesa è il principale strumento di cui i popoli si dotano per perseguire una società dove "il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti", fondata cioè sui valori di giustizia, libertà e solidarietà sociale .
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Il Partito della Rifondazione comunista è al fianco dei lavoratori della produzione culturale e dà il proprio sostegno e la propria adesione alla giornata di sciopero nazionale del 25 marzo contro la politica del governo Berlusconi.

Questo governo conosce bene il valore della cultura e della formazione. Tanto bene da voler impedire alle persone di sapere, di conoscere, di capire. Per questo si vuole impedire la circolazione delle idee, la libertà d’espressione e l’autonomia e l’indipendenza della cultura.

Per questo si smantella l’intervento pubblico in tutti i settori della conoscenza, della comunicazione, dei saperi e della cultura. Per questo si chiudono enti di ricerca e istituzioni culturali, si mette in ginocchio tutta la produzione culturale, si mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, si distruggono professionalità di eccellenza.

Per questo si “chiudono i rubinetti”.

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Dopo i 27 milioni di ieri, oggi altri 50 milioni di euro sono stati tolti al Fus. Non è stato sufficiente aver messo in ginocchio la produzione culturale del nostro paese, per portare a termine l’operazione distruttiva di questo governo si mette a rischio la sopravvivenza stessa dei beni culturali, la tutela del patrimonio archeologico e dei musei.

Il governo Berlusconi sta realmente raggiungendo lo scopo di cambiare il paese: sta infatti tentando di distruggere tutte le conquiste democratiche, tutti i diritti dei lavoratori ottenuti che anni e anni di lotte,

settecentoventimila euro l’anno per 5 minuti di trasmissione al giorno.

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