Roberta Fantozzi

fincantieri_anconaHanno dovuto superare mille ostacoli i lavoratori di Fincantieri. L'ultimo è stato quello di non rispondere alla provocazione della gestione della piazza ieri a Roma. Spostata dal governo la sede dell'incontro per impedire evidentemente che il "fastidioso rumore" della denuncia e della lotta operaia occupasse il centro della città, mentre i lavoratori di Castellammare presidiavano l'Eur, per quelli venuti in massa soprattutto dalla Liguria, la giornata di ieri è stata una specie di Odissea tra vie blindate da uno spiegamento grottesco di forze dell'ordine, mai così tante per una manifestazione di lavoratori.
E' in questo clima, specchio insieme della debolezza e della pericolosità del governo Berlusconi, che è arrivata la notizia del ritiro del piano di Fincantieri. Una vittoria della lotta e dell'unità operaia, di una mobilitazione che ha attraversato tutti gli stabilimenti e i territori, sottraendosi alla logica di chi, come la Lega, ha lavorato sulla difesa di un sito produttivo contro l'altro, riproponendo la consueta divisione e messa in competizione dei lavoratori e dei territori. Una vittoria conquistata anche attraverso la mobilitazione dei diversi livelli istituzionali locali e di interi settori sociali, a fianco dei lavoratori.

Leggi tutto...

di Gianluigi Pegolo

Il risultato dei referendum non si presta ad interpretazioni di comodo. Il fatto che, in assenza di un’informazione adeguata e alla presenza di manovre truffaldine del governo per depistare l’attenzione dei cittadini, si rechi a votare il 57% dei votanti e di questi ben il 95% voti “si”, dimostra quanto sia stato reale il consenso dato ai quattro quesiti. Peraltro, già il referendum consultivo sul nucleare di qualche settimana fa tenutosi in Sardegna aveva dato risultati simili.
Che il risultato segni un’altra pesante sconfitta del governo è evidente. In primo luogo, perché lo stesso governo aveva puntato esplicitamente sul non raggiungimento del quorum e, in secondo luogo, per il merito dei quesiti. Non solo il “legittimo impedimento” costituiva l’ennesimo provvedimento pro Berlusconi che ora viene spazzato via, ma anche il pronunciamento contro il nucleare costituisce una risposta chiarissima al governo che aveva deciso, facendo strame della precedente consultazione referendaria, di reintrodurlo nel paese.

Leggi tutto...

Archivio digitale del manifesto politico: I° Fase 1991-2008

Leggi tutto...

Appello ai compagni e alle compagne: Costruiamo insieme l’Archivio del partito. Un progetto per il presente e per il futuro.

Leggi tutto...

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno