Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

«Questa mattina, a Basiano, in provincia di Milano, un gruppo di lavoratori stava protestando contro il loro licenziamento e la decisione di sostituirli con altri lavoratori, meno “costosi”: un classico esempio di ricatto attraverso l’occupazione per ridurre i salari. Le forze dell’ordine, invece di garantire il legittimo diritto di protestare, hanno caricato brutalmente i lavoratori provocando una quindicina di feriti. Si tratta dell’ennesimo episodio in cui lavoratori in lotta vengono bastonati dalla polizia. Visto che questo non accade a caso e che il Questore di Milano segue evidentemente le indicazioni che arrivano dal Ministero, è evidente che vi è una diretta responsabilità del governo dei banchieri e dei manganelli in questa scandalosa conduzione dell’ordine pubblico: il problema della disoccupazione e della crisi non può essere ridotto a una questione di “ordine pubblico”, si affrontino e ascoltino le ragioni dei lavoratori».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«28 anni fa moriva Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista italiano. Nella commozione e nel dolore di questo anniversario, lo voglio ricordare oggi con le parole di una sua intervista del 1981, parole che appaiono quanto mai attuali, quasi profetiche: «La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Il ministro del Lavoro Elsa Fornero dice che sull’articolo 18 non c’è dogmatismo né ideologia mentre è vero l’esatto contrario: la sua manomissione è frutto di un preciso disegno di chiara ispirazione e matrice neoliberista, che punta alla demolizione dei diritti dei lavoratori. È evidente che si tratta di una scelta politica: usare la crisi come una clava per distruggere diritti acquisiti in anni di lotte. Quanto all’aumento dei salari connesso alla produttività il ministro e il governo dovrebbero rendersi conto che è vero il contrario: più i salari sono bassi e meno le imprese sono incentivate a fare investimenti che aumentino la produttività. Il governo invece dovrebbe fare un piano pubblico per l’occupazione, che è la vera emergenza del paese».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Le parole di Moretti sono scandalose: il governo e le Ferrovie dello Stato spendono e spandono per Tav, Frecce rosse e così via e non mettono i soldi per i pendolari? Mentre Montezemolo guadagna sulla tratta Milano-Napoli – che è in attivo – le FFSS non hanno i fondi per garantire il servizio di trasporti? Si tratta di una situazione scandalosa, in cui i privati fanno i soldi, i treni ci sono solo ad alta velocità e i pendolari vengono scaricati. Questo governo riesce ad aumentare le divisioni di classe anche sul trasporto: treni per i ricchi e nulla per i lavoratori che fanno i pendolari. Serve un piano per la mobilità della gente “normale”, per le persone che prendono il treno tutti i giorni e passano oggi il loro tempo su indecorosi carri bestiame, invece che spendere miliardi per risparmiare mezz’ora per andare da Torino a Lione».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«I numeri dell’Inps parlano chiaro: gli esodati sono quasi 400mila, molti di più di quanti sarebbero inclusi nella proposta di “salvaguardia” contenuta nel decreto del governo e l’esecutivo era a conoscenza di questo numero. Abbiamo così la conferma che Il Ministro Fornero è in malafede ed è totalmente irresponsabile, mettendo in mezzo alla strada centinaia di migliaia di persone. Se ne vada a casa subito, dia le dimissioni e abbia il buon gusto di non farsi più vedere».

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