di Roberta Fantozzi e Barbara Pettine

Monti e Fornero hanno gettato nella disperazione centinaia di migliaia di persone, che hanno visto, nel giro di poche settimane, la propria prospettiva di vita messa radicalmente in discussione, dopo anni ed anni di duro lavoro. La cosiddetta riforma delle pensioni del governo dei tecnici, che allunga di sei anni e più il tempo di lavoro, è stato il più violento provvedimento antipopolare, contro le condizioni di vita di uomini e donne, dal dopoguerra ad oggi. Una campagna lampo passata sulla testa della gente, offerta sull'altare del recupero di «credibilità» in Europa e nel mondo dalla neonata unità nazionale del «dopo la caduta di Berlusconi», senza che ci fosse neppure la consapevolezza del disastro sociale che questa sedicente riforma apparecchia.

Leggi tutto...

di Stefano Galieni

La semplice idea di realizzare per il 27 ottobre una manifestazione pacifica e di massa contro le politiche di questo governo ha creato e sta creando aspettative e malumori. Promossa da forze politiche e sociali che non godono dei favori della ribalta, che non meritano la prima serata televisiva, apre contraddizioni enormi fra le persone stesse. Al di là delle adesioni confermate e degli impegni presi – ad oggi è previsto l’arrivo di un centinaio di pullman di cui la metà organizzata dal nostro partito – la si vorrebbe bollare in partenza come manifestazione minoritaria e tipica del “populismo di sinistra” ma i contenuti di cui è animata, fanno riflettere.

Leggi tutto...

di Domenico Moro

Malgrado anche Confindustria si stia accorgendo che qualcosa non va nel governo Monti, il Presidente della Repubblica ammonisce a non cambiare rotta. Il fatto è che questa rotta porta la nave alla deriva. Ne sono indicatori i dati Eurostat sul debito sovrano europeo. Il debito pubblico italiano è passato dal 121,7% sul Pil del secondo trimestre 2011 al 126,1% del 2012, il dato peggiore dopo la Grecia.
L’aumento del debito si è però verificato in tutta la Ue, passata dall’81,4% all’84,9%, e nell’Eu - rozona, salita dall’87,1% al 90%.

Leggi tutto...

di Franco Frediani

Berlusconi conquista ancora una volta la pole position nelle prime pagine dei quotidiani. La cronaca, almeno per quanto ci riguarda, potrebbe (e dovrebbe) finire qui. E' vero che si parla volente o nolente, dell'uomo che per diciotto anni ha monopolizzato la scena politica italiana, così come altrettanto innegabile è il fatto che non si può dimenticare quello ha significato e comportato. Tuttavia, le considerazioni che soprattutto a livello politico dovrebbero essere fatte, sono ben altre. Le riflessioni che si rendono necessarie, non sono tanto per ricordarne le gesta (per questo basta consultare gli archivi giudiziari e contare l'incredibile numero di rinvii a giudizio per farsene un'idea) quanto semmai, per non enfatizzare e dare troppo risalto a qualcosa che potrebbe ancora una volta distogliere l'attenzione da quella che è la situazione sociale e politica del Nostro paese.

Leggi tutto...

di Monica Lanfranco

Convenzione non è una parola molto usata nella politica italiana, nemmeno nei movimenti delle donne. La rimise al centro dell’attenzione, negli anni ’90, Lidia Menapace, una delle più autorevoli esponenti del femminismo italiano, non solo per lanciare una convenzione di donne contro le guerre, con la quale dire che la dimensione bellica doveva essere messa al bando dalla storia umana, ma anche per indicare una strada politicamente interessante: dal momento che non è semplice lavorare insieme, quando i soggetti collettivi che si incontrano hanno storie e identità strutturate, la convenzione può essere uno strumento leggero che rende possibile, su obiettivi comuni, fare percorsi a tema. Unire le forze di fronte alla necessità di non disperdersi, mantenendo la propria specificità, e affermare che su un argomento, un progetto, una emergenza si deve stare insieme, tante e diverse ma con una voce sola.

Leggi tutto...

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno