di Attilio Folliero

Monti non ha ancora compiuto un anno di governo, essendo in carica dal 16 novembre, ma le cifre parlano chiaro: un assoluto disastro! Il Supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” n. 52 del 15/10/2012, pubblicato dalla Banca d’Italia, evidenzia chiaramente le cifre del disastro. Con la pubblicazione odierna, si rendono pubblici i dati aggiornati al 31 agosto. Il debito pubblico continua a crescere, ma con l’avvento di Monti la crescita è stata superiore agli anteriori governi.
Il debito pubblico italiano al 31 agosto 2012 era 1.975, 63 miliardi di Euro. Il debito pubblico nel 2011 (fra il 31/12/2010 ed 31/12/2011) è cresciuto del 3,00%; se consideriamo gli ultimi dodici mesi del governo Berlusconi (31/10/2010 – 31/10/2011) il debito è cresciuto del 2,38%. Invece negli ultimi 12 mesi (31/08/2011-31/08/2012) la crescita del debito è stata del 3,51%.

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di Luca Casarini

Un uomo di 66 anni è l’ennesima vittima della violenza della polizia in Grecia. Non può che iniziare così qualsiasi ragionamento su ciò che sta accadendo. L’immagine, terribilmente plastica per essere la testimonianza di qualcosa di così pesante come la trasformazione in stato di polizia di ogni piazza che protesta in Europa, è in realtà quella degli ultimi due anni. La gente greca protesta, continua a mobilitarsi, non molla. E’ la parte attiva di un paese devastato socialmente dalle ricette della troika, della Banca centrale, del Fondo Monetario, che hanno uno alla volta e tutti insieme, riportato all’800 il livello dei diritti e delle garanzie e proiettato contemporaneamente al tempo di Blade Runner la maniera di estrapolare profitti e di privatizzare la vita.

La Grecia, quella che abbiamo imparato a conoscere oggi, è una società dove 400.000 bambini sono malnutriti. La gente scende in piazza, resiste, prova a rompere le barriere che isolano il parlamento dalla piazza, dalla città, dalla democrazia.

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di Sonia Grieco

È stata la parola futuro il filo rosso della serata organizzata dalla Flc Cgil a piazza San Giovanni, a Roma, per denunciare i tagli all’istruzione e alla ricerca e affermare che, come recita il titolo dell’iniziativa, ‘La conoscenza costruisce il futuro’.

Sul palco Serena Dandini, assieme a Dario Vergassola, ha presentato gli attori e i cantanti dell’Orchestraccia, Noemi e Fiorella Mannoia, Max Paiella e Sergio Staino, ha intervistato il segretario generale Cgil, Susanna Camusso, e il segretario generale della Flc, Domenico Pantaleo, il giornalista Luca Telese e gli studenti, i ricercatori e gli insegnanti sul cui futuro si addensano le nubi dei tagli previsti dalla legge di stabilità (aumento dell’orario di lavoro a titolo gratuito e negazione dell’indennità di vacanza contrattuale).

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di Marcello Musto

La mattina dell'11 di ottobre del 1962, 2.540 cardinali, vescovi e patriarchi, provenienti da ogni parte del mondo, si disposero in una solenne fila di abiti bianchi e di nicchi rosso porpora per entrare nella Basilica di San Pietro, dando così inizio a uno dei principali avvenimenti religiosi del Novecento, destinato a mutare il volto della chiesa cattolica: il Concilio Vaticano II (CV II).
Il ventunesimo concilio ecumenico si svolse tra l'ottobre del 1962 e il dicembre del 1965, sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI. La sua assemblea deliberativa, la più numerosa nella storia della chiesa, riformò la liturgia ecclesiale, introducendo le lingue nazionali nel rito per le messa, e avviò il dialogo con le religioni non cristiane, tramite la dichiarazione sul principio di libertà religiosa.

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La casa pare diventare per milioni di italiani una spesa sempre più insostenibile. Secondo una rilevazione dell’area Welfare – Politiche abitative della Cgil nazionale sulle voci di spesa maggiori delle famiglie italiane, l’incidenza media di quelle legate alla casa è passato dal 28,4% del 2010 al 31,1% per il 2012. Un’impennata frutto dei rincari delle utenze, della tassa Imu, del peso dei muti e del reale valore degli affitti, che porta la quota di spesa per l’abitazione oltre la soglia limite di sostenibilità per il bilancio familiare.
In particolare, si sottolinea nella rilevazione della Cgil, ciò che desta preoccupazione è la quota di famiglie, rispetto al valore medio, per le quali questa incidenza supera il 40%. La stima relativa al 2010 individuava in quasi 2,4 milioni le famiglie in condizione di serio disagio, quelle cioè per le quali le spese per l’abitazione pesavano per oltre il 40% sul reddito disponibile.

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