di Pierre Laurent*
In una cronaca pubblicata nei giorni scorsi da Libération, Alain Duhamel (P.S.) auspica una maggioranza assoluta socialista nell’Assemblea nazionale utilizzando un argomento scandaloso. A suo parere, “se il supporto dei deputati comunisti fosse obbligatorio, ciò condurrebbe ad uno stallo e a un braccio di ferro…forse anche nel giro di uno o due anni, fino a una temeraria dissoluzione”.

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di Romina Velchi

Se voleva essere una battuta, non fa ridere. E nessuno ha capito bene quale fosse lo scopo dell’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, quando l’altro giorno ha lanciato il “suo” grido d’allarme: «Nel 2013, se non ci saranno soldi a bilancio, non faremo il servizio regionale». O meglio, tutti hanno capito: è iniziato lo scaricabarile sulla pelle dei soliti noti, in questo caso i pendolari.

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di Marco Sferini

Antonio Cassano, il grande calciatore azzurro, il grande sciupatore di femmine, colui avrebbe avuto così tante donne da non saper contare il numero delle sue avventure galanti. Questo fuoriclasse del pallone si è avventurato in una risposta ad un giornalista che gli chiedeva conto delle ipotesi di Alessandro Cecchi Paone su certe presenze gay all’interno della nazionale italiana di calcio: “Che? Ci sono dei froci nello spogliatoio. Problemi loro e non mi riguarda”.

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La gestione dell’ordine pubblico nei giorni del G8 genovese del luglio del 2001, rappresenta una ferita ancora oggi aperta nella storia recente della repubblica italiana. Dieci anni dopo l’omicidio di Carlo Giuliani, la “macelleria messicana” avvenuta nella scuola Diaz, le torture nella caserma di Bolzaneto e dalle violenze e dai pestaggi nelle strade genovesi, non solo non sono stati individuati i responsabili, ma chi gestì l’ordine pubblico a Genova ha condotto una brillante carriera, come Gianni De Gennaro, da poco nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

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di Paolo Ferrero e Fabio Amato

«Mahmoud Sarsak, 25 anni, di Rafah, Gaza, è un calciatore della nazionale palestinese in sciopero della fame da oltre 85 giorni, perché detenuto illegalmente dal luglio del 2009 nelle carceri israeliane senza accuse né processo. Chiediamo alla nazionale di calcio italiana di non rimanere indifferente e di prendere posizione per la liberazione di Sarsak. Come Prc condanniamo quest’ennesimo caso di violazione dei diritti umani da parte di Israele: vergogna».

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