
di Roberto Gramiccia
Più che di un attacco, si tratta dell’ultimo affondo al corpo martoriato del principale, del più fondativo fra i servizi pubblici. E’ da tutti ammesso, infatti, che la salute viene prima di ogni altra pur importantissima cosa. Ebbene il combinato disposto dei tagli già effettuati dal governo Berlusconi e di quelli ulteriori previsti dalla spending review del supertecnico Enrico Bondi (con l’avvallo del ministro della Salute Renato Balduzzi) comporterà nei prossimi tre anni un ammanco di 20 miliardi di euro.


di Pasquale Videtta e Daniel Rustici






