prc1) La caduta del governo Berlusconi è un fatto molto positivo che segna un passaggio assai rilevante nella vicenda del nostro paese. La crisi della destra è precipitata nell'incapacità a fare fronte efficacemente alla speculazione finanziaria ma è maturata nel corso di questi anni nell'impossibilità – all'interno della crisi – di garantire la mediazione tra interessi diversi all'interno delle classi dominanti e di mantenere un largo consenso di massa. Ci troviamo di fronte al fallimento dell'ipotesi politica che ha maggiormente caratterizzato la Seconda Repubblica.

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Archivio dei documenti e interventi del CPN

lavoroIl Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista valuta negativamente l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.

L’accordo interviene su tutti i temi decisivi del rapporto di lavoro: democrazia e rappresentanza, modello contrattuale, esercizio del conflitto, incidendo gravemente sulla natura del sindacato.

1. L’accordo non prevede in nessuna parte il voto vincolante e segreto delle lavoratrici e dei lavoratori su piattaforme e accordi, come condizione per la validità erga omnes dei contratti. Il contratto, salario, orario, condizioni di lavoro non è nella sovranità delle lavoratrici e dei lavoratori, di coloro che quotidianamente ne subiranno le conseguenze. L’accordo rilegittima le RSA cioè le rappresentanze non elettive ma di nomina delle organizzazioni sindacali. Si legittima cioè un’idea di sindacato degli iscritti, si apre la strada alla costituzione delle RSA invece che delle RSU dove sia più conveniente per alcuni sindacati, e al rafforzamento strumentale dei sindacati più disponibili.

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121130ostiadi Antonello Sotgia
Ostia. La lunga striscia di asfalto che corre parallela al mare, simile più che a un boulevard ad una trincea che, ad est, s’inspessisce con un alto bordo edilizio e, ad ovest, con quell’altrettanto invasivo bordo di manufatti e attrezzature balneari che murano mare e quel che resta della spiaggia. Nader e Stefano devono scavalcare una recinzione, arrampicarsi su di un tetto di una cabina e finalmente gettare uno sguardo lontano verso l’orizzonte d’acqua. Non lo possono fare dalla strada. Da qui il mare, anche se vicinissimo, non si vede.
Guardano il mare, ma per non più di un attimo, condannati come sono a interessarsi solo a quello che in quel medesimo momento possono vedere e toccare.

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101224internetdi Guido Scorza
Anche i blogger obbligati a rettificare entro 48 ore, a pena di vedersi condannati a pagare fino a 25 mila euro qualora non arrivino in tempo al mouse. E’ questo il contenuto – o, almeno, una facile e verosimile interpretazione – di un emendamento a firma del Sen. Mugnai [Pdl] e di altri, approvato oggi, dall’assemblea di Palazzo Madama, attraverso il quale si è esteso a tutti i “prodotti editoriali diffusi per via telematica, con periodicità regolare e contraddistinti da una testata” l’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa.
Prevedere l’estensione dell’applicabilità della disciplina sulla stampa a tutti i prodotti editoriali online, purché diffusi con periodicità regolare e contraddistinti da una testata è esattamente il contrario di quanto di recente affermato dalla cassazione e, ancor più di recente dallo stesso Parlamento che ha previsto che le disposizioni sulla stampa si applichino solo a quei prodotti editoriali con ricavi superiori ai cento mila euro l’anno.

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121106megaphonedi Paolo Ferrero
Ho molto apprezzato l’ottimo l’appello “Cambiare si può”, sia per i suoi contenuti che per la proposta politica che avanza. La costruzione di una lista antiliberista unitaria, che proponga una alternativa chiara alle politiche praticate dal governo Monti e decise a livello europeo, è infatti un obiettivo non solo utile ma necessario. L’appello “Cambiare si può” - anche a partire dall’autorevolezza dei suoi sottoscrittori - rappresenta quindi il punto di partenza del processo costituente di questa lista, un processo che condividiamo e in cui ci sentiamo pienamente impegnati.

padania

Intervista a Manuel Agnelli
Padania, nuovo disco degli Afterhours, uscito il 17 aprile, rappresenta letteralmente una metamorfosi per una delle band più apprezzate del panorama rock italiano.
Un disco non ottimista ma incazzato, che non ci regala conforto ma ci fa sbattere i denti. Un ritorno molto atteso, poichè gli Afterhours, sono una band che fanno un disco quando c'è qualcosa da dire, rispecchiando in quest'ultimo, la situazione che stiamo vivendo, mettendosi sempre in gioco e costruendo nuovi percorsi alternativi.

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palagonia

di Federica Motta
Ha trentadue anni ed è il candidato sindaco con il maggior consenso nel paese della provincia etnea commissariato per mafia. Attivista dei centri sociali a Catania e membro di Rifondazione Comunista tra quindici giorni andrà al ballottaggio contro Francesco Di Stefano. «Non faremo accordicchi, puntiamo sul sostegno della gente» dice a CTzen il giovane politico. Tra i punti del suo programma: raccolta differenziata, wi-fi gratis, riappropriazione di spazi pubblici.

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palermo

di Giusto Catania

Palermo non è Milano. E non assomiglia ad altre città di mare: né a Genova né a Cagliari e neppure a Napoli. Palermo è una città irredimibile, disse un giorno Leonardo Sciascia e per questo si beccò l'accusa di essere un pericoloso pessimista ma, negli ultimi anni, Palermo è addirittura peggiorata...

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palermo1

di Giusto Catania

Adesso il quadro politico palermitano è chiaro e, ancora una volta, la Sicilia diventa laboratorio per delineare una prospettiva per la politica nazionale.

A Palermo si può scegliere tra le varie tendenze politiche e culturali che stanno definendo il nuovo corso della politica italiana.

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