di Marco Berlinguer
È una Catalogna più inquieta, frammentata e radicalizzata quella che è uscita dalle elezioni. Il sentimento e l'aspirazione nazionale ne escono più forti. Ma la prova di forza di Mas, presidente della Generalitat catalana e leader di CiU, si è trasformata in un boomerang. Ha voluto le elezioni anticipate, per sfuggire alla morsa di Rajoy. Sperava di capitalizzare il potente sentimento nazionalista, che si è manifestato l’11 settembre nella manifestazione oceanica – un milione di persone, su sei milioni di abitanti – nel giorno della festa nazionale catalana.