di Armando Travaglini -

Il sostegno al reddito è il punto debole più grave del welfare italiano. Le lezioni della sperimentazione del Reddito minimo d’inserimento mostrano che l’introduzione del reddito minimo garantito è possibile. Ma quanto verrebbe a costare una misura come quella proposta dalla legge d’iniziativa popolare (http://www. redditogarantito.it/#!/home) appena presentata alla Camera? (…) I dati di varie ricerche (Bin- Italia, Caritas, Istat) dicono che il reddito minimo costa dai 6 ai 18 miliardi di euro all’anno.

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di Manlio Dinucci -

 

Macché crisi! Nel 2012 l’Italia è salita al decimo posto tra i paesi con le più alte spese militari del mondo, rispetto all’undicesimo nel 2011. Lo documenta il Sipri, l’autorevole istituto internazionale con sede a Stoccolma, che ha pubblicato ieri gli ultimi dati sulla spesa militare mondiale. Quella italiana ammonta su base annua a circa 34 miliardi di dollari, pari a 26 miliardi di euro. Il che equivale a 70 milioni di euro al giorno, spesi con denaro pubblico in forze armate, armi e missioni militari all’estero. Mentre mancano i fondi anche per pagare la cassa integrazione.

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di Franco Fracassi -

 

96.201.224 euro. È quanto si sono intascati nel 2012 i vertici delle prime cinque banche italiane. Il Paese stava andando allo sfascio. Il governo chiedeva sacrifici ai cittadini. Le banche prestavano sempre meno soldi alle imprese e ai semplici clienti (mandando molti sul lastrico) nonostante i soldi versati da Italia e Banca centrale europea in loro favore. E i banchieri che cosa facevano in una situazione del genere? Si arricchivano (cento milioni di euro) in spregio a tutto e tutti, mentre il governo Monti (appoggiato da Pd e Pdl) stava a guardare.

 

Ecco la classifica dei guadagni dei massimi dirigenti di Intesa San Paolo (utili per 1.605 miliardi), Unicredit (865 milioni di utili), Monte dei Paschi di Siena (in passivo di 3 miliardi e 700 milioni a cui vanno aggiunti 4 miliardi prestati dallo Stato), Ubi (736 licenziamenti) e Banco Popolare (in rosso per 627 milioni):
Enrico Cucchiani (consigliere delegato di Intesa San Paolo) 4 milioni e 470 mila.
Antonio Vigni (direttore generale Monte dei Paschi di Siena) 46 mila per 12 giorni e 4 milioni di buonuscita.
Federico Ghizzoni (amministratore delegato di Unicredit) 1 milione e 949 mila.
Roberto Nicastro (direttore generale di Unicredit) 1 milione e 769 mila.
Pierfrancesco Saviotti (amministratore delegato del Banco Popolare) 1 milione e 708 mila.
Fabrizio Viola (amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena) 1 milione e 590 mila.
Victor Massiah (consigliere delegato di Ubi) 1 milione e 505 mila.
Giovanni Bazoli (presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo) 1 milione e 80 mila. Giuseppe Vita (presidente di Unicredit) 998 mila.
Fabrizio Palenzona (vicepresidente di Unicredit) 335 mila.
Giuseppe Mussari (presidente del Monte dei Paschi di Siena) 234 mila da gennaio ad aprile 2013.
Luca di Montezemolo (vicepresidente di Unicredit) 134 mila.
Alessandro Profumo (presidente del Monte dei Paschi di Siena) 62 mila da giugno a dicembre 2012.

 

popoff.globalist.it

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel 2012 ha toccato il record assoluto. Il livello si è, infatti, attestato al 35,3%, il livello più alto da 35 anni, ovvero dal 1977, inizio delle serie storiche ricostruite dell’Istat.

 

In Italia il tasso di disoccupazione è passato dal 6,4% del 1977 al 10,7% del 2012. Sebbene presenti andamenti simili nelle tre macro aree, ha segnalato ritmi di crescita differenti. In 35 anni il Mezzogiorno ha mostrato la crescita maggiore, con il tasso più che raddoppiato: dall’8,0% del 1977 al 17,2% del 2012. Lo rileva l’Istat.

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di Mario Pianta -

 

La prima notizia viene da Eurobarometro: nel novembre 2012 la percentuale di chi tende a non avere fiducia nell’Europa è al 56% in Francia, al 59% in Germania, al 69% in Gran Bretagna; è al 53% in Italia, quasi raddoppiata rispetto al 2007, più che triplicata in Spagna dove arriva al 72%. La seconda viene dal Fondo monetario: nel 2013 l’area euro sarà in recessione: meno 0,3%, dopo un calo che nel 2012 è stato doppio. Mentre gli occhi sono puntati sulla politica italiana, la terza notizia viene da Berlino: alle elezioni ci sarà una nuova forza politica, Alternative für Deutschland, populista e anti-europea, che vuole il ritorno alle monete nazionali.

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