Giorgio Salvetti -
«Non capirete mai perché è successo, così come non lo capiamo noi». Gli amici di G.S., l’uomo di 33 anni che ieri a Milano si è tolto la vita insieme ad un suo amico e coetaneo, sono sconvolti. Per loro la crisi non c’entra. G.S. faceva l’ingegnere a Londra e abitava in una casa di proprietà della madre, in via Tommaseo, una zona signorile della città. F.B., il suo amico, invece era disoccupato e sarebbe stato lui a scrivere due lettere nelle quali ha raccontato di «problemi di famiglia e di lavoro».