di Paolo Pini
Così è avvenuto ciò alcuni si auguravano, ma non osavano del tutto sperare. Ieri, 13 marzo 2013, il Parlamento Europeo, la massima ed unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini dell’Europa, ha bocciato la proposta di bilancio pluriennale su cui i Presidenti ed i Governi dei paesi membri si erano accordati l’8 febbraio 2013, rivedendo al ribasso la proposta avanzata dalla Commissione Europea nell’autunno del 2012.
La bocciatura è avvenuta ad ampia maggioranza: 506 voti contrari alla approvazione, 161 favorevoli, 23 astenuti. A parere del Parlamento la proposta non può essere accettata in quanto è ritenuta troppo restrittiva per la gestione delle prossime politiche settennali. Il Parlamento ha sancito che il bilancio di austerità deciso dai Governi dell’Unione non è ricevibile dai Cittadini dell’Unione.