Cresce del 40% il flusso proveniente da Spagna, Italia, Grecia e Portogallo. Sono per lo più giovani, spesso laureati, in cerca di un futuro
La Germania torna a essere terra di immigrazione dall’Europa del sud in crisi. I dati diffusi ieri dall’istituto di statistica tedesco dicono che gli immigrati provenienti da Spagna, Portogallo, Grecia e Italia nel 2012 sono aumentati del 40%.
In Germania, l’immigrazione è aumentata l’anno scorso complessivamente del 13%, con un saldo positivo di 369mila persone, tra l’1,08 milioni che sono entrati e i 712mila che se ne sono tornati a casa. Si tratta della più forte immigrazione dal ’95. In testa restano i paesi dell’est europeo, con la Polonia in prima fila (176mila nuovi immigrati), seguita dalla Romania (116mila). Ma la novità è l’impennata di arrivi dal sud: campione è la Spagna, con 29.910 immigrati, cioè una crescita in un anno del 45%, la cifra più alta dal ’73, ancora lontana però dagli anni dell’esodo dell’ultima fase della dittatura franchista (81.800 nel ’64, 82300 nel ’65). L’Italia è coinvolta, con un’impennata di 12mila emigrati in più nel 2012 rispetto all’anno precedente. I greci che si sono trasferiti in Germania per cercare lavoro sono aumentati di 10mila nel 2012, per una cifra complessiva di 34.109 persone, i portoghesi sono stati 11.762 (+4mila), gli sloveni in più sono stati 2mila.