Una delegazione di Globalproject si trova a Marsiglia per seguire lo svolgimento delle assemblee e delle mobilitazioni del Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua. Il primo giro di interviste realizzate oggi ha coinvolto alcuni dei tanti partecipanti provenienti dall'Italia e presenti sul posto già da alcuni giorni.
Francesca Caprini, dell'associazione Yaku, racconta alla telecamenra di GP come la prima giornata del Word Water Forum, il forum ufficiale organizzato da banche e multinazionali, si sia caratterizzata da un'ingiustificabile azione repressiva, con il risultato finale di 5 arresti e molti mediattivisti trattenuti per ore, da un'ingente mobilitazione militare che è perdurata fino al termine dei convegni. Tra gli arrestati anche due italiani, individuati dagli organizzatori del forum ufficiale attraverso delle fotografie e accusati di aver portato sostanze illegittime nei padiglioni del forum, ovvero "acqua pubblica".
di Rosa Rinaldi*
L'avevamo capito da tempo, ma ora l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, l'ha detto chiaramente: ENEL non ha nessuna fretta di fare la riconversione a carbone di Porto Tolle! Del resto, dichiara lo stesso Conti "la domanda di energia non è così alta". Sai che scoperta! Sono anni ormai che l'Italia ha una potenza installata molto maggiore del picco di potenza richiesta. E, nel frattempo, è esplosa l'installazione di nuovi impianti da energie rinnovabili e, non ultimo, la crisi ha drasticamente ridotto la richiesta di energia.
Il governo Monti fa terra bruciata dell'agricoltura. Lo fa prendendo posizione in sede europea in favore degli Ogm. Lo fa brandendo le armi della riforma del mercato del lavoro, con l'annuncio dell'eliminazione della disoccupazione agricola. Un provvedimento questo che significherebbe lasciare senza reddito e senza contributi centinaia di migliaia di lavoratori. Una scelta che distruggerebbe il lavoro stagionale che rappresenta oltre il 90% dell'occupazione totale in agricoltura, settore che vive di stagionalità.
I lavoratori della cellula di fabbrica ILVA del Partito della Rifondazione Comunista leggono con estrema preoccupazione gli ultimissimi sviluppi del dibattito che vede ambiente e occupazione in contrapposizione sempre più netta. Noi che viviamo la problematica in maniera doppia (meglio dire completa), tanto come lavoratori quanto come cittadini, non possiamo non notare e denunciare il pericoloso cambiamento di fase che rischia di portare a conseguenze nefaste per la tenuta sociale del nostro territorio.