di Yanis Varoufakis
Caro Collega, come te, suppongo, anch’io sono cresciuto con le immagini in bianco e nero di un’ Europa meridionale che lottava per emergere dalle miserie degli anni tra le due guerre.
Come te, la mia mente è ancora piena di immagini di gente duramente messe alla prova dalla vita, che cercava di rinascere emigrando in paesi lontani, come nel film “Ladri di biciclette” o film greci simili, in cui intere sequenze comiche giravano intorno alla figura di un uomo adulto che desiderava ardentemente una torta al formaggio o un dessert. Comunque, arrivò poi il tempo in cui questi ricordi ed immagini di profonda povertà e privazione svanirono al punto da annullare la forza comica di simili scenette.