di Vladimiro Giacchè
La riforma del lavoro continua a cambiare e ora, par di capire, in Parlamento potrebbero allentarsi ulteriormente i vincoli all'abuso di lavoratori precari. Ma la posizione del governo italiano sull'art. 18 muove da due presupposti falsi.
Il primo è che il mercato del lavoro italiano sia eccessivamente rigido, o addirittura tra i più rigidi dell'Occidente. È vero il contrario: secondo il più recente indice Ocse sui regimi di protezione dell'impiego, l'Italia è al 10° posto per flessibilità (su 46 Paesi considerati) ed è al livello di Danimarca e Irlanda. Le "riforme" del mercato del lavoro attuate dal pacchetto Treu alla legge 30 hanno esteso gli impieghi precari e non a tempo indeterminato.