Giovanni Russo Spena

120209grsIl provvedimento approvato ieri in parlamento preoccupa per la sua modestia e scarsa lungimiranza. Il governo Monti,con un po’ di elegante ipocrisia si muove quasi nel solco del governo Berlusconi. Ovviamente, avendo noi a cuore la condizione dei detenuti,accettiamo anche la modestia dei 3300 detenuti che lasceranno il carcere. Non ci piace, però, il fatto che venga ancora finanziato il fallimentare e costoso “progetto braccialetti”.Non ci piace il fatto che le misure debbano comunque passare al vaglio dei magistrati di sorveglianza. Ci preoccupa l’uso,che sarà largo e sistematico in alcuni casi,delle cellette delle caserme per la detenzione,perché non dimentichiamo quante torture ed illegittimità(anche uccisioni)siano in quei luoghi avvenuti,lontano da ogni controllo giuridico, istituzionale. Il governo non ha avuto il coraggio di sfidare il giustizialismo carcerario affrontando il tema con la civiltà democratica dello Stato di Diritto. Nelle carceri italiane si muore(180 suicidi nel2011;ogni giorno atti di autolesionismo;2metri quadri per22 ore al giorno;22000 detenuti in più rispetto ad una capienza già considerata ball’eccesso. Si tratta di un sistema anticostituzionale e fuorilegge.

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Massimo Rossi

120209rossiLa piattaforma del Forum di Napoli è un ottimo punto di partenza per costruire soggettività politica e rappresentanza. Il percorso è appena agli inizi, ma stiamo attenti alle svolte politiciste: no a una lista civica nazionale, sì a un grande movimento dei beni comuni e del lavoro
Il popolo dei beni comuni esiste. Se qualcuno ne avesse dubitato, il successo del Forum promosso da quel laboratorio di buona politica che è l'amministrazione pubblica della città di Napoli ha dissipato ogni perplessità. È questo un popolo che non si rassegna all'ideologia dominante che propone come unica società possibile quella del liberismo in crisi e della quale il governo Monti è l'ultima perniciosa manifestazione, forse la più subdola ma anche la più spietata degli ultimi anni. È un popolo consapevole che le strade da imboccare per trasformare le relazioni tra gli esseri umani (cooperazione solidale anziché competizione) e tra essi e la natura (fruizione armonica anziché rapina) passano obbligatoriamente per un'assunzione collettiva di responsabilità, e non per vecchi modelli deleganti.

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Alfio Mastropaolo

120209elettoraleLa stabilità governativa non è effetto solo di equilibri elettorali e parlamentari, ma di equilibri sociali più ampi
Di cosa si accusava la cosiddetta Prima Repubblica? D'inefficienza e corruzione. Il sistema dei partiti era troppo frammentato, ciò ingenerava troppa competizione, che destabilizzava l'esecutivo e paralizzava l'azione di governo, suscitando pure fenomeni gravissimi di corruzione politica. Di qui il transito alla seconda repubblica, via riforma elettorale. Essa avrebbe sanato tutti questi vizi, rimesso sotto controllo pubblici bilanci e debito pubblico, rilanciato il sistema produttivo, moralizzata la vita pubblica e chi più ne ha più ne metta.
A fare i conti, dopo vent'anni, quale di questi risultati è stato conseguito? I pubblici bilanci sono al collasso, il debito è cresciuto a ritmi ignoti in precedenza, il Mezzogiorno è allo stremo, le amministrazioni pubbliche boccheggiano, il livello della moralità pubblica mai è stato così infimo. I soli risultati all'attivo sono la continuità - non la stabilità - dei governi e l'ingresso nell'euro.

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fiom18di Francesco Piccioni

Slitta la data, causa neve; confermate piattaforma e alleanze

Slitta di una sola settimana la manifestazione nazionale indetta dalla Fiom. Invece di sabato 11, quello successivo: «visto che si parla tanto di art. 18, ci sta bene».

Maurizio Landini, il segretario nazionale, ci scherza su un attimo, ma la questione sul tappeto è terribilmente seria.

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donnefiatdi: 205 lavoratrici FIAT

Cara professoressa Elsa Fornero,

ci rivolgiamo a lei nel doppio ruolo istituzionale di Ministra del Lavoro e delegata dal Presidente del Consiglio a coordinare le politiche di Pari Opportunità, siamo lavoratrici di varie aziende del gruppo Fiat e Fiat industrial a cui da gennaio 2012 viene applicato il cosiddetto "Contratto collettivo specifico di Lavoro di primo livello del 29 dicembre 2010" che pretende di sostituire ogni precedente accordo e contratto previgente nelle aziende Fiat ivi compreso il CCNL lavoratori Industria metalmeccanica privata.

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