Giovanni Russo Spena
Il provvedimento approvato ieri in parlamento preoccupa per la sua modestia e scarsa lungimiranza. Il governo Monti,con un po’ di elegante ipocrisia si muove quasi nel solco del governo Berlusconi. Ovviamente, avendo noi a cuore la condizione dei detenuti,accettiamo anche la modestia dei 3300 detenuti che lasceranno il carcere. Non ci piace, però, il fatto che venga ancora finanziato il fallimentare e costoso “progetto braccialetti”.Non ci piace il fatto che le misure debbano comunque passare al vaglio dei magistrati di sorveglianza. Ci preoccupa l’uso,che sarà largo e sistematico in alcuni casi,delle cellette delle caserme per la detenzione,perché non dimentichiamo quante torture ed illegittimità(anche uccisioni)siano in quei luoghi avvenuti,lontano da ogni controllo giuridico, istituzionale. Il governo non ha avuto il coraggio di sfidare il giustizialismo carcerario affrontando il tema con la civiltà democratica dello Stato di Diritto. Nelle carceri italiane si muore(180 suicidi nel2011;ogni giorno atti di autolesionismo;2metri quadri per22 ore al giorno;22000 detenuti in più rispetto ad una capienza già considerata ball’eccesso. Si tratta di un sistema anticostituzionale e fuorilegge.