Il governo tecnico che avrebbe ‘salvato’ il Paese lascerà una eredità pesantissima ai successori. Il quadro dipinto dall’Istat per il futuro prossimo è devastante.
L’Istituto nazionale di statisctica prevede per il 2012 una riduzione del Pil pari al 2,3, mentre per il 2013, nonostante l’attenuazione degli impulsi sfavorevoli ed un moderato recupero dell’attività economica nel secondo semestre, la variazione media annua dovrebbe mostrare un calo dello 0,5.
Secondo l’Istat la fase di debolezza ciclica, unita alle incertezze legate alle elezioni politiche del prossimo anno, si tradurrà in “significative riduzioni del reddito, con conseguenze negative anche sul tasso di risparmio”.