intervista a Vladimiro Giacché di Tonino Bucci
I mercati finanziari non si placano. Gli speculatori continuano a giocare sul rialzo dei tassi di rendimento dei titoli pubblici dei paesi considerati a rischio nella zona euro. Neppure la vittoria di Nuova Democrazia in Grecia e la formazione di un governo pro-austerità ha sortito quell'effetto tranquillizzante sui mercati che alla vigilia del voto gli osservatori pronosticavano. L'assetto monetario dell'Ue, insomma, sembra spinto da dinamiche sistemiche interne verso uno scenario da deflagrazione. Del resto, lo stesso Fmi prevede un tracollo nel giro di due o tre mesi, se non si prendono misure per tempo. Non è un caso che in questi giorni si sia acceso un dibattito su un eventuale ritorno alla lira.