
di Luca Fazio
Ha fatto già male, sta facendo addirittura malissimo. E forse il peggio deve ancora venire. Susanna Camusso, nonostante il suo ruolo la preservi dal chiacchiericcio della campagna elettorale, spara a zero contro l'ex primo ministro Mario Monti. E il suo, più che un saluto di fine anno o di fine legislatura, sembra quasi un arrivederci che sa di sfida, adesso che l'ex «tecnico» super partes - per quelli che avevano fatto finta di crederci - ha finalmemente gettato la maschera. Non le manda a dire il segretario generale della Cgil. In merito alle cose fatte (o non fatte), che simbolicamente stanno tutte nel minestrone indigeribile della legge di stabilità approvata ieri




di Paolo Ferrero
di Checchino Antonini
Mario Monti e Sergio Marchionne sono uguali, “hanno in mente lo stesso modello di Stato e di società”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, che in un'intervista a Repubblica commenta la scelta del premier uscente di ricandidarsi, smentendo se stesso e dimostrado, dice Landini, di “non essere mai stato un tecnico, un neutro, un salvatore della Patria”, ma uno che porta avanti una precisa linea politica, “come è stata politica la decisione di andare a Melfi poche ore prima dell'annuncio ufficiale”.
di S. Mes.
di Felice Roberto Pizzuti
di Giuliana Sgrena
di Andrea Baranes






