caccia_f35

da cadoinpiedi.it
L'ultimo dossier del US Government Accountability Office (la Corte dei Conti americana), reso pubblico il 20 marzo scorso è destinato a scoperchiare la più grande truffa della storia militare americana (e italiana).

Il rapporto è dedicato al programma Joint Fight Striker, ossia la realizzazione dei cacciabombarderi F-35 costata fino ad oggi 170 miliardi, 17 miliardi alla sola Italia.

Il rapporto dei "contabili" di Washington dice una cosa molto chiara e inquietante: la produzione degli F35, compresi i 90 che il nostro governo ha acquistato, è cominciata quando ancora i collaudi dei singoli componenti non si erano conclusi. La conseguenza? I cacciabombardieri sono difettosi.

"Il design dell'F35 - spiega il rapporto - è quasi certamente da rifare, perché l'apparecchio non vola bene, dà scossoni." Esiste "il rischio che l'aereo possa non svolgere le funzioni chiave di combattimento per il quale è stato ideato".

Il Governo italiano ha dunque buttato via 17 miliardi di euro per acquistare velivoli non collaudati. Insomma, un pozzo senza fondo in cui è caduta incredibilmente anche l'Italia e che sposta miliardi di euro di risorse pubbliche dallo stato sociale alle tasche delle industrie belliche.Un bel regalo per l'americana Lockheed Martin, capofila del progetto e per Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica).

Già a dicembre 2011, un resoconto di Aviation week metteva in guardia sulla reale efficacia operativa degli F-35. Dunque, nel febbraio 2012, il governo Monti sapeva, ma ha preferito annunciare che l'Italia avrebbe acquistato solo 90 F35, invece dei 131 inizialmente prenotati.
Mercoledì 16 Maggio 2012

Condividi

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno