Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, dichiara:

«La ministra Fornero mentre da una parte con il premier Monti taglia le pensioni e i salari con Imu, Iva, accise, addizionali e balzelli di ogni genere, dall'altra dichiara in Senato che bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perché sono bassi. Ci chiediamo a chi si rivolge la ministra: dopo il danno ci risparmi la beffa!
Per aumentare gli stipendi occorreva ridurre subito il prelievo fiscale su salari e pensioni aumentandolo su patrimoni, rendite, redditi alti, tagliare le pensioni d’oro, colpire seriamente l’evasione. E il centrosinistra, in questo quadro, sembra destinato all'eutanasia: noi ci prendiamo il compito e l'impegno di ricostruire un'opposizione di sinistra efficace e determinata contro questa manovra».

Roma, 20 dicembre 2011
Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, cell. 320 4395331

A proposito delle dichiarazioni della Ministra Elsa Fornero che ha definito un "totem" l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, il portavoce della Federazione della Sinistra Massimo Rossi ha dichiarato:

«Proprio stamane alle otto Doriana, Gianfranco, Romano, Nadia, Vittorio, Luigi, Gloria, i dipendenti licenziati senza giusta causa dalla Pfizer di Ascoli Piceno hanno riavuto il proprio posto di lavoro. Ci sono volute due sentenze favorevoli della Magistratura del lavoro, con in mezzo l’umiliazione di essere retribuiti per restare a casa. Senza l’articolo 18 oggi avrebbero avuto un obolo per “risarcire” la perdita del lavoro e della dignità. Altro che “totem”, ministro Fornero! Questi sono diritti irrinunciabili che non si toccano! Si tenga le sue lacrime di coccodrillo».

Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra, cell. 320 4395331

ASSEMBLEA DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA DOMENICA 18 DICEMBRE DALLE 9.30 ALLE 13, A ROMA, al CENTRO CONGRESSI FRENTANI

Domenica 18 dicembre la Federazione della Sinistra organizza un'assemblea contro la manovra economica del governo Monti.
Parteciperanno, tra gli altri, Massimo Rossi, portavoce della FdS, Paolo Ferrero, segretario nazionale Prc, Oliviero Diliberto, segretario nazionale Pdci, Cesare Salvi, presidente di Socialismo 2000 e Gian Paolo Patta di Lavoro Solidarietà, esponenti del Pd, Sel e Idv, sindacalisti, lavoratori e rappresentanti dei comitati No Tav, No debito, Rete disarmo, Unione inquilini e molti altri esponenti della società civile.
«Obiettivo dell'assemblea - dichiara Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra - è quello di  contribuire concretamente alla costruzione di una larga opposizione politica e sociale, da sinistra, alle inique e dannose manovre del governo Monti e più in generale di dar corpo, partendo dal basso, dai territori, all'unica via d'uscita possibile dalla crisi: quella a sinistra, basata sulla redistribuzione della ricchezza, sulla conoscenza e sulla democrazia partecipata».
L'appuntamento si svolgerà al Centro Congressi Frentani (Via dei Frentani, 4, Roma) dalle ore 9.30 alle 13.

Per informazioni: ufficio stampa FdS, cell. 366 6292992

Roberta Fantozzi della segreteria nazionale del PRC, Responsabile Dipartimento Lavoro, dichiara:

«Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori dell’Inpdap che con l’USB stanno occupando la sede della Direzione Generale. Il cosiddetto decreto “Salva Italia” tra le tante iniquità che contiene, sembra voler sperimentare, a partire da questi lavoratori, l’applicazione delle norme Brunetta- Berlusconi che rendono più facili i  licenziamenti nel pubblico impiego. Oltre 700 lavoratrici e lavoratori, in conseguenza del decreto, sono messi di fatto in mobilità, con il rischio di due anni di cassa integrazione e del successivo licenziamento. è un altro pericolosissimo tassello dell’accanimento contro il lavoro pubblico che ha contraddistinto il precedente e l’attuale governo. Quanto sta avvenendo è anche la conseguenza del modo affrettato e sbagliato con cui si sta procedendo all’accorpamento degli enti previdenziali. Un accorpamento che sembra dettato esclusivamente da una logica di tagli e riduzione dell’occupazione, laddove sarebbe necessaria una riorganizzazione ed anche un potenziamento del personale. Si pensi solo al fatto che, a fronte di almeno 30 miliardi di evasione contributiva annuale, le aziende rischiano un’ispezione una volta ogni 135 anni».

Roma, 14 dicembre 2011

Lo convocazione dello sciopero di un'ora della scuola per il 19 dicembre da parte della Flc-Cgil insieme con i principali sindacati del settore, in concomitanza con lo sciopero del pubblico impiego, è un fatto positivo ma non ancora sufficiente.
Anche se nella manovra non si prevedono nuovi tagli, la scuola, già stremata da tre anni di tagli feroci e di controriforme, paga un prezzo altissimo alle politiche di “risanamento” del governo Monti.
Non viene fermato con nuovi finanziamenti, infatti, il drastico ridimensionamento del bilancio dell'istruzione pubblica, che nel prossimo anno sfiorerà la cifra record di 4 miliardi di euro in meno; inoltre, l'innalzamento dell'età pensionabile, in particolare delle donne, colpirà pesantemente una categoria con presenza femminile largamente prevalente e comporterà il blocco di fatto del turn-over, allontanando sempre più nel tempo le prospettive di stabilizzazione di decine di migliaia di precari.
Tutto questo mentre si consolidano, insieme ai tagli, gli effetti più devastanti delle controriforme Gelmini.
Alla Flc, alle sue strutture territoriali e a tutti i sindacati di categoria chiediamo con forza un atto di responsabilità: trasformare quello del 19 in sciopero dell'intera giornata per contribuire a rovesciare il segno recessivo, iniquo, antisociale ed antipopolare delle misure del governo Monti, in coerenza con le rivendicazioni, pienamente condivisibili, della mobilitazione.

Vito Meloni
Responsabile Nazionale Scuola PRC-FdS

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