Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, in merito alla ripubblicizzazione del servizio idrico varata oggi in Consiglio comunale a Napoli: «L’approvazione della gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua a Napoli, votata oggi quasi all’unanimità dal Consiglio comunale, con l’istituzione dell’ABC (Azienda Bene comune Napoli) è un fatto politico di valore nazionale. Viene premiato così l’impegno del movimento ambientalista che ha portato alla vittoria referendaria dello scorso giugno. Il provvedimento odierno sottolinea il valore politico della svolta operata a Napoli con la vittoria di De Magistris. Si è decisa infatti la costituzione di un’azienda speciale integralmente pubblica che attua la ripubblicizzazione dell’intero ciclo, seguendo l’esperienza virtuosa di Parigi, con un soggetto pubblico che garantirà tra l’altro il diritto al minimo vitale di acqua per i cittadini in condizione di disagio sociale e la presenza di esponenti del movimento ambientalista nel consiglio d’amministrazione. Come Prc criticammo la giunta passata per non aver avuto il coraggio di andare verso la ripubblicizzazione, oggi plaudiamo al Consiglio comunale partenopeo, orgogliosi di aver contribuito a questa vittoria».

carboneIl 29 ottobre MANIFESTAZIONE NAZIONALE ad Adria contro il Carbone e davanti a tutte le altre centrali. NOI CI SAREMO!

 di Stefano Galieni

Sabato 29 ottobre Adria, in provincia di Rovigo vedrà un grande e importante corteo ambientalista. Una ragione specifica, il rifiuto della trasformazione della centrale ad olio combustibile di Porto Tolle in centrale a carbone. L'Enel ha deciso ormai da anni di trasformare o ampliare le proprie centrali, indipendentemente dalle necessità energetiche, utilizzando quello che è il combustibile più inquinante e nocivo, causa non solo di effetto serra ma probabilmente determinante nell'aumento dei tumori. Oltre ad una manifestazione nazionale si svolgeranno presidi in numerose località del Paese in cui o già esistono centrali a carbone in fase di ampliamento, si sta tentando di riconvertirne quelle ad olio combustibile o le si vuole creare ex novo.

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Il Partito della Rifondazione Comunista delle Spezia in accordo con le strutture nazionali già intervenute all'Aquila per il terremoto ed in altre calamità naturali, mette a disposizione le proprie strutture a sostegno dei comuni colpiti dall'alluvione.

Inoltre i nostri volontari, coordinati dalla protezione Civile, sono in attesa di notizie dalla provincia su come muoversi, visto che molte delle località sono completamente isolate.

Per chi volesse darci una mano vi invitiamo a contattare il 349.0060217 o scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o su facebook al contatto prc la spezia.

In questi terribili momenti c'è bisogno dell'aiuto e della solidarietà di tutti.

Rifondazione Comunista La Spezia

111004carboneCONTRO L’USO DEL CARBONE, PER UN LAVORO DEGNO, PER CONTRASTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E TUTELARE LA SALUTE DANDO SPERANZA AL NOSTRO FUTURO
APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE AD ADRIA (ROVIGO) E PRESIDI DAVANTI ALLE CENTRALI A CARBONE

La scelta di incrementare l’uso del carbone per la produzione di energia elettrica è una scelta nociva e sbagliata, soprattutto oggi che i cambiamenti climatici costituiscono una minaccia per il futuro del Pianeta e le fonti rinnovabili, insieme all’efficienza energetica, rappresentano l’alternativa efficace e praticabile. La combustione del carbone in centrali elettriche rappresenta, infatti, la più grande fonte “umana” di inquinamento da CO2, più del doppio di quelle a gas. A parole tutti sono per la lotta ai cambiamenti climatici, ma in Italia si fanno scelte in senso contrario, nonostante l’Unione Europea abbia assunto la decisione di ridurre entro il 2020 di almeno del 20% le emissioni di gas serra, rispetto ai livelli del 1990.

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Rifondazione Comunista Fds ribadisce la propria contrarietà ad aumentare la produzione da carbone.
Il carbone rappresenta il condizionamento di un territorio, Civitavecchia e Porto Tolle ne sono l’esempio; le dimensioni delle emissioni di CO2 sono tali da sottoporre il Paese a costi altissimi sulla salute delle popolazioni e sulle economie dello Stato, mantenendo il sistema energetico ad un basso rendimento.
Siamo perché si proceda ad un vero e proprio decentramento attraverso impianti di ridotte dimensioni e adeguati alla domanda del territorio.
Il ricorso al carbone prevede grandi impianti, con un impatto sull’ambiente insopportabile ed un rendimento energetico scarsissimo.
L’Enel, vero e proprio  convitato di pietra, con le sue centrali a carbone  produce  5 milioni di tonnellate di CO2 per ogni 1.000 Mwe, un macigno per l’atmosfera, per la salute e per l’economia.
Il carbone pulito non esiste e bisognerebbe non trarre  in inganno le popolazioni: anche i nuovi impianti di “ultima generazione” sono concepiti come “grandi opere” di taglia smisurata, immettono in atmosfera grandi emissioni anche a causa delle notevoli dimensioni.
E’ ora di abbandonare la strada del carbone, investendo sull’ambiente e sulla salute attraverso la  ricerca e la sperimentazione verso sistemi che si fondino sulle  fonti rinnovabili derivanti direttamente o indirettamente dal sole.
Per questa comune battaglia Rifondazione Comunista – Fds aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone che si terrà nel Polesine sabato 29 ottobre.

per la Segreteria
Rosa Rinaldi
Resp. Beni comuni

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