La Sicilia vive uno  dei momenti più drammatici della sua storia. Il cuffarismo e il lombardismo ne hanno decretato la bancarotta economica, il degrado morale e civile, la frantumazione sociale, il crollo degli assetti produttivi.
E’ necessario dare da subito una risposta credibile alle domande di cambiamento al lavoro che vengono avanti dai territori a difesa dei beni comuni, del diritto al lavoro, e contro il riproporsi dei meccanismi di accumulazione mafiosa. Occorre non solo evitare che la disperazione sociale imbocchi le strade del clientelismo, del qualunquismo, del ribellismo, dell’antipolitica. Serve che essa si trasformi in una grande risposta di massa per battere l’egemonia di Confindustria Sicilia e la subalternità neocorporativa dei gruppi dirigenti sindacali.

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Nella serata di venerdì attraverso le pagine di un giornale locale, ( 7 giorni a Tortona), siamo venuti a conoscenza dell’ avvenuta denuncia da parte dei carabinieri nei confronti di alcuni braccianti, di alcuni sindacalisti e di alcuni attivisti politici e partecipanti ai presidi e alle attività di lotta svoltesi nei mesi scorsi in sostegno alla vertenza contro l’ azienda Lazzaro di Castelnuovo Scrivia, relativa al riconoscimento dei più elementari diritti dei lavoratori che vi prestavano opera.
Abbiamo ritenuto utile attendere almeno un giorno per scrivere questo comunicato per permettere ai diretti interessati di verificare l’ attendibilità di tale notizia, cosa poi rivelatasi impossibile nelle giornate di sabato e domenica.

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di Maurizio Zoppi

Si è fatto attendere, il sostegno dell'Italia dei valori, ma alla fine la benedizione è arrivata: «Riteniamo opportuno candidare Claudio Fava». Così ieri il leader dell'Idv Antonio di Pietro e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando hanno ufficializzato, con una conferenza stampa nel capoluogo siciliano, la scesa in campo del giornalista catanese nella corsa alla presidenza della Sicilia.
Una scelta incerta fino all'ultimo, visto che le opzioni sul tavolo dei dipietristi erano diverse. La più ambita fra tutte, quella del procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, corteggiato per mesi da Orlando. Alla fine Di Pietro ha deciso di virare su Fava, sebbene tra quest'ultimo e l'uomo più forte dei dipietristi in Sicilia, Leoluca Orlando, ultimamente non corresse buon sangue. L'appoggio di Sel alla candidatura di Fabrizio Ferrandelli a sindaco di Palermo in occasione delle ultime elezioni comunali, vinte da Orlando, aveva guastato il rapporto di amicizia tra i due fondatori, nel '91, del movimento La Rete.

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Intervista a Maurizio Landini
di Loris Campetti

Nel conflitto, concreto ma anche alimentato da interessi di parte, tra chi difende il diritto alla salute e chi invece mette avanti il diritto al lavoro, il punto di vista di Maurizio Landini è netto: «Si può produrre senza inquinare e avvelenare dentro e fuori la fabbrica». Il segretario generale della Fiom annuncia un settembre di mobilitazione con assemblee operaie dentro lo stabilimento Ilva e l'apertura di un confronto pubblico con i cittadini di Taranto.«La Fiom rifiuta di schierarsi tra chi pretende la chiusura della fabbrica e chi sostiene che bisogna andare avanti come si è fatto finora. Il lavoro all'Ilva deve diventare compatibile con le esigenze e la salute degli operai e dei cittadini, per questo è inderogabile l'applicazione immediata delle decisioni della magistratura.

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di Raniero La Valle

La Chiesa che si appresta a celebrare i 50 anni dall'inizio del Concilio Vaticano II dovrà ora fare a meno anche di lui. Martini non aveva partecipato al Concilio, ma tutta la sua vita è stata intrecciata alla straordinaria novità con cui la Chiesa del Novecento aveva saputo ripensare se stessa, la fede e il mondo; di questa novità egli è stato il più lucido e coraggioso interprete nell'episcopato italiano, e a una delle conversioni più decisive della Chiesa conciliare, quella del ritorno alla Bibbia e della sua restituzione alla preghiera e alla riflessione dei credenti, ha dato strumento e voce, sia con i suoi studi biblici e la sua riedizione dal greco del Nuovo Testamento, accolta e usata da tutte le Chiese cristiane, sia con la generosa somministrazione della Sacra Scrittura nella «Scuola della Parola» e nelle sue catechesi e letture bibliche ai fedeli di Milano.

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