Di Michele De Palma*
Ho letto con attenzione la lettera scritta dal senatore Pietro Ichino sul Corriere della Sera il 24 gennaio dopo la visita dello stabilimento Fiat di Pomigliano e sono rimasto impressionato dal racconto e dalle riflessioni. Innanzitutto, stupisce constatare l'ennesima discriminazione della direzione Fiat che concede al senatore il privilegio di varcare i cancelli e girare in tutta la fabbrica, permettendogli di parlare con i lavoratori delle proprie condizioni, mentre è negato agli operai e alle impiegate eletti nelle liste Fiom in tutti gli stabilimenti Fiat il diritto di essere Rsu e addirittura, a Pomigliano, di entrare in fabbrica. A oggi nessun iscritto della Fiom è stato richiamato al lavoro a Pomigliano.