Di Pino De Stasio e Sandro Fucito
Napoli è la prima grande metropoli italiana ad avere un registro delle unioni civili inserite nel welfare comunale. La proposta della giunta de Magistris è stata approvata a larghissima maggioranza il 13 febbraio in Consiglio comunale, con l'apporto di tutte le forze politiche di centrosinistra che sostengono la maggioranza "arancione": Idv, Federazione della Sinistra, Pd e Sel. "Stiamo scrivendo una pagina storica", ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris. "E' un messaggio molto importante - ha aggiunto - dalla città che è culla della civiltà giuridica in attuazione dell'articolo 3 della Costituzione". Il provvedimento, rivolto non solo a coppie omosessuali, ma anche a coppie etero che vogliano sancire un legame affettivo al di fuori del vincolo matrimoniale, era inserito nel programma elettorale di de Magistris, spinto fortemente dalle associazioni e dai movimenti del mondo Lgbt (lesbo, gay, bisessuali, transessuali), presenti tra le fila della Federazione della Sinistra napoletana.

di Francesco Piccioni

di Stefano Galieni
di Vittorio Agnoletto, Enrica Bartesaghi, Haidi Giuliani, Lorenzo Guadagnucci
di Roberto Immesi
di Dino Paternostro*



