Care compagne, cari compagni
In queste ore è ancora in corso una lotta contro il tempo per recuperare vite umane dalle macerie del terremoto che ha colpito un’intera area tra Lazio, Marche e Umbria. Un terremoto che ha causato un numero ancora imprecisato di morti, feriti, che ha distrutto o lesionato interi centri storici abitati. Ancora una volta, in forma virulenta, si ripresenta il tema delle mancate risorse e dei mancati interventi di prevenzione e di stabilizzazione degli edifici, in specie di quelli di edilizia povera, in un’area ad alto rischio sismico.
Detto ciò, al di là della necessaria denuncia della politica delle opere inutili e della mancanza di azioni di prevenzione, come Rifondazione Comunista siamo impegnati a mettere a disposizione tutta la nostra esperienza, ad attivare le nostre organizzazioni territoriali per iniziative concrete di solidarietà e di supporto nei confronti delle popolazioni colpite (raccolta di beni alimentari, materiale igienico sanitario, coperte, ecc).