di Antonio Ingroia
Oggi questo Diario dovrebbe chiamarsi Diario Italo-Guatemalteco perché in realtà lo scrivo mentre sono in Italia, ma pronto per ripartire per il Guatemala. Che ci faccio in Italia lo sapete. Non solo per le festività natalizie, ma anche perché coinvolto in un’iniziativa “politica” della società civile che si è condensata nel manifesto “Io ci sto”, di cui sono primo firmatario e che io stesso ho lanciato venerdì scorso al teatro Capranica a Roma. Sul punto, ho poco da aggiungere a quanto ho già detto venerdì. L’Italia è oggi un Paese ammalato, soprattutto di iniquità. Economica, sociale e giuridica. Gli italiani non sono mai stati eguali fra di loro. Si dice che nei momenti di difficoltà dovrebbe crescere