di Franco Frediani
La V sezione penale della Cassazione ha ufficializzato ieri (mart.2 ottobre, ndr.) le ragioni attraverso le quali convalida le condanne per falso aggravato nei confronti dei vertici della Polizia, riguardo ai fatti avvenuti la sera del 21 luglio del 2001 in occasione del G8 di Genova. Quello che accadde alla Diaz, con l'irruzione, la violenza (di ogni tipo e grado), è stata ripercorsa, analizzata e siglata, una volta per tutte, come "massacro ingiustificabile". Qualora ve ne fosse stato bisogno, è stata provata l'intenzionalità dei pestaggi, degli atti premeditati al punto da etichettarli come eventi avvenuti a seguito di una "carta bianca" rilasciata dai vertici delle Forze dell'ordine ai propri agenti.
Le 186 pagine prodotte dalla Cassazione, descrivono ciò che accadde la notte del 21 luglio del 2001 alla scuola Diaz, come un "puro esercizio di violenza" portato avanti dagli operatori di Polizia.
I relatori, Piero Savani e Stefano Palla, hanno più volte ripresa l'ormai tristemente nota espressione di "macelleria messicana", coniata a suo tempo dall'allora capo del settimo nucleo di polizia che fece irruzione nella stessa scuola genovese, Michelangelo Fournier.