Care Compagne, cari compagni

Oggi, in dieci anni di Partito Sociale, abbiamo sviluppato pratiche specifiche di solidarietà collettiva per rispondere ai bisogni individuali di chi vive le difficoltà della crisi economica e sociale.
Emerge, perciò, in maniera chiara il ruolo politicamente attivo del “partito sociale” animato dai e dalle comunist*. Dieci anni di pratiche sociali ci consegnano uno straordinario lavoro delle/dei militanti della Rifondazione Comunista: dalla fondazione delle BSA,luogo di connessione con i/le compagn@ che provengono da altre organizzazioni ed esperienze, alla ri-vendita del pane ad 1 euro fino alla costituzione dei Gruppi di Acquisto Popolare come risposta al carovita,la gestione di banchi alimentari in alcuni casi, doposcuola sociali,mercatini del libro usato, biblioteche popolari, corsi di italiano per migranti,ambulatori popolari, senza dimenticare la nascita ed il diffondersi di associazioni collaterali capaci di promuovere progetti sociali, cultura e sapere, alle pratiche di conflittualità sul diritto all’abitare, sulla tutela popolare dei debitori, le casse di resistenza, e molto altro ancora. In questi anni abbiamo realizzato un po’ ovunque il passaggio dalla teoria alla pratica, arricchendo l’azione politica dei nostri circoli col mutualismo. Lungo questo cammino ancora molto bisogna fare, come si è evidenziato dalla tre giorni di Spoleto alla tre giorni di Paestum a luglio 2018. ”Mutualismo, conflittualità, pratiche sociali, 10 anni di partito sociale" non solo un titolo ma un filo conduttore della nostra iniziativa sviluppatasi nell'ultimo anno. La tre giorni di Paestum che ci ha consegnato una traccia di lavoro politico importante per l’intero corpo del partito da presentare e far vivere nei territori, cosi come è avvenuto con il successivo appuntamento di Verona,lo scorso novembre. Dall' incontro di Verona in continuità con il report di Paestum è stata rilanciata con forza la volontà di 1) un maggiore investimento di tutte/i, ove siamo presenti sul partito sociale e le pratiche mutualistiche, 2)della pubblicazione di un opuscolo che narrasse l'impegno delle nostre compagne e dei nostri compagni impegnate/i nelle pratiche sociali ( siamo in dirittura d'arrivo) 3) di una rete nazionale che le caratterizzasse, e all' incontro di Milano che si terrà domenica 24 novembre, presso la sede PRC di Milano, via Vallarsa 2 ,dalle ore 10.00 alle ore 17.00, che presenteremo Sol.e.d.a.d. la rete mutualistica dei compagni e delle compagne della Rifondazione Comunista. (programma della giornata in allegato).
Per chi non può esser presente fisicamente ci sarà la possibilità di un collegamento Skype.  

A pugno chiuso!

Loredana Marino
Responsabile nazionale Partito Sociale PRC-S-E.

Rosa Rinaldi
Responsabile nazionale Organizzazione PRC-S.E.

PS:
In allegato, vi inviamo il materiale grafico dell'iniziativa

2411psociale

ambiente18Il 31 ottobre del 2018 lo stato italiano firma un contratto, con il gruppo franco-indiano ArcelorMittal, per l’affitto e poi l’acquisto, nel 2021, dell’ex ILVA.

Nel novembre del 2019 la ArcelorMittal annuncia che se ne andrà da Taranto. Senza lo scudo penale, la clausola di “non punibilità” dei gestori dello stabilimento, per eventuali danni ad ambiente e salute causati dall’attività nel periodo necessario al completamente del piano ambientale, ovvero fino al 2023, che per l’azienda rappresentava “la base del piano di risanamento”, stando alle parole della amministratrice delegata di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, il recesso del contratto è irrevocabile e con esso lo spegnimento degli altiforni tramite la colatura della salamandra, la ghisa residua che resta nel fondo del forno, procedura che rende poi necessari 6 mesi prima di riaccendere l’impianto e che indebolisce la possibilità di trovare un nuovo acquirente.

Lo scontro tra il governo e la proprietà della ArcelorMittal ora si gioca tra tavoli politici ed aule di tribunale.

Ma chi è il colosso franco-indiano che ha in mano le sorti di oltre 10.000 lavoratori italiani?

Un gruppo leader del settore siderurgico e minerario, che opera dall’automotive all’edilizia, dagli elettrodomestici fino agli imballaggi ed ha siti industriali in 18 paesi.

Un gruppo sulla cui attività getta ombre un fitto numero di contenziosi ambientali e un operato spesso fuori dalle regole.

È un filo nero di processi penali quello che lega Taranto al Canada, gli USA al Sud Africa, la Francia all’Ucraina*.

Nero, come i puntini sulla mappa del gioco preferito dalle multinazionali: “inquina e scappa”.

Sversamento di cianuro ed ammoniaca in Indiana, lo dice l’EPA, agenzia federale per la protezione dell’ambiente; inquinamento delle acque nella miniera del Fermont, in Quebec, tra il 2011 e il 2013 e altri 39 capi di imputazione.

La multinazionale è sotto processo per l’inquinamento della Mosella, in Francia, per sversamento nelle acque del fiume di acido cloridrico, gestione irregolare di rifiuti e funzionamento non autorizzato di un impianto.

In Sud Africa è attivo un processo per inquinamento e danni alla popolazione Sebokeng, Sharpeville e Boipatong, procedimenti che fanno assurgere la ArcelorMittal al ruolo di più grande inquinatrice di aria nel paese.

Simile situazione in Bosnia Erzegovina, con denunce delle associazioni ambientaliste sullo stato dell’acciaieria di Zenica, e in Ucraina, dove è direttamente il presidente Zelensky ad accusare la multinazionale di non tenere fede agli impegni presi.

La lista dei contenziosi di ArcelorMittal è lunga eppure, un anno fa, quando la compagnia si è presentata alla gara per acquistare l’ILVA di Taranto, nonostante la sua reputazione, l’offerta è stata giudicata la migliore.

Le promesse di mettere in sicurezza l’impianto e i terreni dove sono depositati i minerali di ferro sono parole al vento, lo stesso che sposta le nuvole di polvere rossa sulla città dove si è costretti a scegliere se lavorare o morire.

*Fonte https://mg.co.za/tag/arcelormittal

Alle Segretarie e ai Segretari regionali
Alle Segretarie e ai Segretari delle città capoluogo
Loro sedi

Care compagne e cari compagni,

La Direzione Nazionale dell'11 novembre ha affrontato la situazione venutasi a creare con il governo Conte 2, in particolare, la sua totale mancanza di discontinuità con le politiche dei governi precedenti e, quindi, l'incapacità di fare da argine all'avanzata delle destre.
Nel quadro della discussione è apparsa chiara la necessità di una ripresa delle mobilitazioni sociali dentro cui far vivere la costruzione delle convergenze indispensabili per la messa in campo di una coalizione sociale e politica per l'alternativa.
La Direzione ha indicato nel documento conclusivo i contenuti in grado di rispondere alle emergenze politiche e sociali che vive il Paese,su cui costruire un movimento politico e sociale di massa.
Per il raggiungimento di questi obiettivi è, oggi, più che mai necessaria la ripresa dell'iniziativa del nostro partito e, in questo senso, la Direzione ha deliberato il lancio di una campagna nazionale sui punti centrali della piattaforma approvata.
Per discutere e definire i termini di questa campagna, le forme necessarie per una sua maggiore visibilità ed efficacia abbiamo previsto una riunione con tutti i segretari regionali e quelli delle città capoluogo di Regione da tenersi via Web lunedì 18 novembre alle ore 19.
Con una prossima mail riceverete l'invito, necessario, per l'accesso alla piattaforma webex.
Vi invitiamo quindi a rendervi disponibili ed a partecipare a questa importante riunione per dare vita alla campagna sul lavoro e che riguarderà tutto il partito.

Buon lavoro

Il Segretario
Maurizio Acerbo

Responsabile nazionale Lavoro
Antonello Patta

Responsabile nazionale Organizzazione
Rosa Rinaldi

Alle Segretarie e ai Segretari regionali
Alle Segretarie e ai Segretari delle città metropolitane
Loro sedi

Alle e ai responsabili Organizzazione e Tesseramento

Care compagne e cari compagni,

così come anticipato alla nostra festa nazionale durante l’assemblea e comunicato con la nostra nota del 11/10, abbiamo la necessità e l’urgenza di fare il punto sullo stato del tesseramento 2019. Vale, qui, solo la pena di ricordare che nel 2020 si terrà il congresso nazionale del partito e che, quindi, la certificazione dei dati relativi al tesseramento diventa maggiormente vincolante.

Mancano, ormai, solo due mesi a fine anno, chiudere e certificare il tesseramento 2019 e dobbiamo riuscire a farlo nel miglior modo possibile.

Vi invitiamo, quindi, a fornirci quanto prima il dato più aggiornato possibile delle tessere fatte dalle vostre Federazioni.

A tale scopo e per dare seguito agli impegni assunti nell’assemblea di Firenze è convocata la riunione dei e delle responsabili organizzazione e tesseramento, unitamente ai segretari alle segretarie regionali a cui sono invitati/e a partecipare i segretari e le segretarie delle città aree metropolitane.

La riunione si terrà Lunedì 4 novembre alle ore 19.00 via Web.

A tale scopo vi invitiamo a rispondere a questa mail:
( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) indicando l’indirizzo mail da cui intendete collegarvi allo scopo di inviarvi l’invito per il collegamento alla piattaforma Web-ex.

Grazie per l'attenzione e buon lavoro.

Rosa Rinaldi
Segreteria nazionale
Dipartimento Organizzazione PRC-SE

Alle/i segretarie/i di Federazione del PRC-S.E.
Ai segretari regionali del PRC-S.E

Loro sedi

Alle/i compagne/i del CPN

Care compagne e cari compagni,

da Bentornati al Sud, l'editoriale di Giovanni Russo Spena della rivista Left n° 37/2019 dal titolo "La riscossa del Sud" e dalla sinergia ed impegno di compagni e compagne, nasce il laboratorio politico "la riscossa del Sud " in collaborazione con la rivista Left e Trasform Italia.
Un laboratorio permanente per il Mezzogiorno d' Italia, un progetto ambizioso ma carico di aspettativa.
Un laboratorio di pensiero capace di agire nelle contraddizioni delle politiche liberiste, che oggi ci consegnano una drammatica verità, dal rapporto Svimez 2019, dove non a caso si parla di “eutanasia del Mezzogiorno, in cui si assiste ad un calo degli investimenti pubblici, del credito e del Pil ed il drammatico fenomeno di emigrazione, una vera emergenza nazionale, in altre parole siamo di fronte allo spopolamento e alla recessione del Mezzogiorno.
Il laboratorio vuole esser luogo di approfondimenti, di analisi e rinnovamento interpretativo della questione meridionale, di pratiche di conflitto, di sperimentazione per la valorizzazione delle risorse umane e materiali, capace di stabilire un nesso tra modernità e trasformazione, perché il sud sia sempre più risorsa del Paese e non marginalizzato a solo mercato di sfruttamento e consumo, , perché per noi il Mezzogiorno d' Italia è il paradigma della riorganizzazione degli spazi di vita.
Uno spazio di confronto che incontra i territori, programmando incontri, attraversando tutte le regioni del Sud, a partire da novembre di concerto con quanti possono collaborare ed ospitare la nostra iniziativa.

https://left.it/2019/10/21/un-laboratorio-politico-permanente-per-la-riscossa-del-sud/

Loredana Marino – Resp.le nazionale Mezzogiorno PRC-SE
Rosa Rinaldi – Resp.le nazionale Organizzazione PRC-SE

Per ulteriori info:
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